Se le tue ultime analisi non sono come ti aspettavi e hai passato i 45 anni sappi che potrebbe essere normale: a causa degli squilibri ormonali anche il colesterolo potrebbe alzarsi improvvisamente insieme ai trigliceridi. Ecco cosa puoi fare per tenere a bada i valori sballati e per tornare in forma e in salute.
Hai passato i 45 e le tue ultime analisi mostrano inaspettati livelli alterati di colesterolo? Non sei sola. Sembra, infatti, che con l’avvicinarsi della menopausa e durante questo periodo di transizione all’età non fertile, i livelli di colesterolo, ma anche quelli dei trigliceridi, possano subire dei cambiamenti.
Elevati livelli di colesterolo, a loro volta, sono associati ad un aumentato rischio di cardiopatie. Per questo, con l’avanzare dell’età, è bene monitorarne i livelli regolarmente.
Tuttavia, secondo le più recenti ricerche, questo cambiamento non è dovuto al processo di graduale invecchiamento dell’organismo, ma alle modifiche del ciclo mestruale e, per essere più precisi, allo squilibrio ormonale tipicamente associato alla perimenopausa.
Anche quando i livelli di colesterolo del sangue si alzano ma non in modo preoccupante, è necessario monitorare la situazione e apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita. Perché, sempre secondo la ricerca, i livelli di colesterolo tendono ad alzarsi anno dopo anno. Vediamo, nello specifico, quale è il legame tra colesterolo e menopausa e quali sono i consigli degli esperti.
In questo post parleremo di:
La ricerca che conferma il legame tra ormoni e colesterolo
È noto da anni che il rischio di sviluppare una cardiopatia aumenta dopo la menopausa, ma quello che non era chiaro era se l’aumento del rischio fosse dovuto ai cambiamenti ormonali associati alla menopausa, all’invecchiamento dell’organismo o ad una combinazione dei due fattori.
Solo alcuni anni fa, tuttavia, uno studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology ha confermato che la menopausa, non il naturale processo di invecchiamento, è responsabile del notevole aumento dei livelli di colesterolo, a sua volta responsabile di alcune malattie cardiache.
Lo studio, condotto da Karen A. Matthews, professoressa di psichiatria ed epidemiologia all’Università di Pittsburgh, ha seguito un gruppo composto da oltre 1000 donne americane che si avvicinavano alla menopausa per un periodo di oltre dieci anni.
Ogni anno, per ogni partecipante allo studio venivano valutati i livelli di colesterolo, la pressione arteriosa e altri fattori di rischio di malattie cardiache come glicemia e insulina. In quasi tutte le donne, lo studio ha rilevato che i livelli di colesterolo LDL (anche noto come colesterolo “cattivo”) aumentavano, anno dopo anno e con l’avvinarsi della menopausa, di circa il 9 percento.
Ciò accadeva indipendentemente dall’etnia, da precedenti fattori di rischio cardiovascolari e dall’età. Le partecipanti, infatti, avevano un’età che andava dai 40 a oltre 50 anni. Secondo i ricercatori, questa era la prova di un legame tra colesterolo e vita fertile, o meglio, tra colesterolo e estrogeni, i cui livelli tendono ad abbassarsi con l’avvicinarsi della menopausa.
Livelli di colesterolo alterati: quando allarmarsi
Se hai notato dei cambiamenti nei tuoi livelli di colesterolo e nei trigliceridi, entrambi lipidi particolarmente importanti e contenuti nel sangue, non è necessario allarmarsi subito. Infatti, i livelli di colesterolo e trigliceridi possono variare considerevolmente da un giorno all’altro.
Ciò è soprattutto vero se nei giorni precedenti all’esame del sangue hai esagerato a tavola o sei hai adottato uno stile di vita prettamente sedentario.
Se hai passato i 45 anni, tuttavia, e sei vicina alla menopausa, ci sono campanelli di allarme che non vanno ignorati per procedere con una prevenzione efficace e sistematica che può evitare problematiche più serie.
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Anche per questo non favorisce l’aumento di peso.
Infatti, individuando per tempo l’insorgenza di fattori di rischio il medico può tracciare, assieme alla paziente, la strada migliore da percorrere per tenere a bada tali fattori di rischio.
Monitorare i livelli di colesterolo e trigliceridi è importante per qualsiasi donna in menopausa o in perimenopausa. È bene sottoporsi a regolari esami ematici e apportare delle modifiche al proprio stile di vita su consiglio del medico.
Lo stile di vita da adottare per controllare i livelli di colesterolo
Tenere a bada i livelli di colesterolo, ma anche dei trigliceridi, è possibile (ed auspicabile) apportando delle modifiche al proprio stile di vita. In particolare, per scongiurare rischi di cardiopatie, concentrati sui seguenti fattori:
Attenzione al peso e al girovita
Mantenere un peso corretto è importante. I chili di troppo, infatti, non sono quasi mai un problema di costituzione, ma il risultato di scelte alimentare sbagliate. Inoltre, una volta in menopausa, è molto più difficile dimagrire e porre rimedio a situazioni che sono state troppo a lungo fuori controllo. Per cui, la migliore soluzione è quella di evitare di mettere su peso, cambiando il proprio regime alimentare.
Adotta un regime alimentare controllato
Un regime alimentare non “sano” prevede l’assunzione di cibi molto grassi e carboidrati, a discapito di fibre, frutta e verdure. Il grasso assunto tramite i cibi, a sua volta, fa innalzare i livelli di colesterolo, che va ad affaticare cuore e arterie. Le conseguenze sono note e, purtroppo, anche molto più frequenti nelle donne in menopausa.
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Fai esercizio fisico e attività costante
Fare esercizio fisico può essere una vera impresa per una donna che lavora, che ha una famiglia e magari anche genitori non più giovani di cui prendersi cura.
Ma il nemico numero uno della salute è la sedentarietà, per questo è importante fare esercizio regolarmente e trovare il tempo di svolgere un po’ di attività fisica anche senza strafare.
Anche solo prendersi 30 minuti per camminare, 4 o 5 volte alla settimana, può essere un buon modo per vincere il grasso in eccesso e tenersi in forma.
Abbandona le cattive abitudini (fumo e alcol in primis)
Il fumo contribuisce ad innalzare i livelli di colesterolo LDL (il colesterolo “cattivo”) e ad abbassare i livelli di HDL (quello “buono”), per questo, è importante liberarsi di questa cattiva abitudine, che è anche associata a tutta una serie di altre patologie che possono svilupparsi nel lungo termine.
Quanto all’alcol, bere un bicchiere una volta ogni tanto non è vietato, ma è necessario non farne un’abitudine. Le bevande alcoliche, infatti, sono caloriche e non rientrano nella lista degli alimenti “sani”, senza contare i danni che la smodata assunzione di alcool può provocare al fegato.
Tenere a bada i livelli di colesterolo con calcio e vitamina D
Apportando delle modifiche al tuo stile di vita, potrai prevenire l’impennata dei livelli di colesterolo o, se hai notato dei cambiamenti, riportarne i livelli ad una soglia accettabile e sicura.
Una strada da percorrere sembra essere l’uso combinato di calcio e vitamina D, essenziali in menopausa anche per prevenire l’osteoporosi e mantenere le ossa forti e sane. Secondo uno studio condotto dalla North American Menopause Society (NAMS), l’assunzione combinata di integratori a base di calcio e vitamina D riesce ad abbassare i livelli di colesterolo nelle donne in menopausa.
L’uso di integratori, associato ad una dieta equilibrata, può essere un’alternativa alle terapie più prettamente farmacologiche, purché non si tratti di nutraceutici che contengono elevate percentuali di zuccheri, come capita spesso per rendere più piacevole il loro sapore: leggi il foglietto illustrativo e consultati con il tuo medico.