Quando la menopausa si affaccia, molte donne rivedono il loro piano contraccettivo. Ma smettere con la pillola dopo tanti anni potrebbe essere più dura del previsto…
La pillola anticoncezionale è un farmaco che contiene ormoni estrogeni e progestinici sintetici, simili a quelli che le ovaie producono in modo naturale.
È principalmente un contraccettivo anche se in alcuni casi il ginecologo prescrive la pillola come trattamento per alcune problematiche:
Dunque ci sono donne che fanno un uso regolare della pillola per molti anni e quando arriva la menopausa e il momento anche di abbandonare la contraccezione perché non ci sono più rischi di gravidanze indesiderate, si potrebbero avvertire delle conseguenze sul corpo.
- Smettere di prendere la pillola dopo tanto tempo porta dei disturbi?
- Smettere la pillola senza andare dal ginecologo? Una cosa da non fare
- Smettere di prendere la pillola prima della menopausa: cosa fare per tenere a bada eventuali disturbi
- Smettere di prendere la pillola a 40 anni ha dei vantaggi?
- Disturbi della perimenopausa? Un aiuto naturale per riequilibrare corpo e mente
Smettere di prendere la pillola dopo tanto tempo porta dei disturbi?
Sì e, nel caso, si tratta di disturbi temporanei e assolutamente fisiologici: un po’ di disagio quando si interrompe la pillola anticoncezionale dopo molto tempo non deve preoccuparti.
Un organismo abituato a ricevere in modo costante un certo dosaggio ormonale è paragonabile all’abitudine a pranzare o cenare a una certa ora. Quando s’avvicina quel momento il corpo manifesta i segnali della fame, anche se non c’è reale necessità di cibo. Così accade con gli ormoni che arrivano dalla pillola: quando non ci sono più il corpo li reclama e quindi potrebbe far sentire la sua voce con una serie di piccoli disturbi che possono essere riassunti con la formula generica “Sindrome post-pillola”.
Si può trattare di:
- nausea
- mal di testa ricorrenti
- sbalzi d’umore
- acne
- amenorrea o ciclo doloroso
- perdita di capelli
È abbastanza lampante che, in alcuni casi, sono gli stessi segnali del calo estrogenico che arriva naturalmente con la perimenopausa, ovvero quel periodo che precede la menopausa vera e propria ma durante il quale si può ancora avere il ciclo mestruale (a volte anche molto irregolare, ma presente). È molto importante saperlo, perché la “sindrome post-pillola” potrebbe essere ancor più “turbolenta” in prossimità della fine della vita fertile.
Smettere la pillola senza andare dal ginecologo? Una cosa da non fare
È proprio in vista della fine dell’età fertile che molte donne interrompono l’uso della pillola ma, come hai visto, non è mai una decisione che puoi prendere in totale autonomia: è meglio farlo d’intesa con il ginecologo che dovrebbe seguire la fase di transizione alla menopausa.
Se dunque hai deciso di interrompere la contraccezione orale ricorda che fino a che la menopausa non sarà conclamata(sarà tale solo dopo 12 mesi consecutivi di assenza del ciclo) potresti comunque rimanere incinta. Questo è un altro dei motivi per i quali è necessario consultare il ginecologo: esistono altri validissimi metodi contraccettivi che puoi valutare anche in vista dell’arrivo della menopausa.
Questa figura è anche l’unica che può aiutarti a tenere sotto controllo eventuali disturbi che potresti avvertire nel primo periodo di interruzione della pillola: si tratta, in genere, di manifestazioni temporanee, che potrebbero darti noia soltanto fino a che il tuo organismo non si sarà abituato al nuovo assetto ormonale.
Smettere di prendere la pillola prima della menopausa: cosa fare per tenere a bada eventuali disturbi
La perimenopausa è quella fase della vita in cui il corpo femminile cambia e ogni cambiamento potrebbe risultare più o meno gradito. Per fortuna la farmaceutica ci viene incontro e per questo puoi parlare con il tuo ginecologo che saprà consigliarti il trattamento più giusto per te e per i tuoi disturbi.
Riporta sempre allo specialista ogni “cosa strana” che ti capita di avvertire in questa fase. In particolare, potresti faticare a distinguere l’amenorrea che potrebbe verificarsi in conseguenza dell’interruzione dell’assunzione della pillola, dalle prime alterazioni del ciclo mestruale che rappresentano uno dei segnali più chiari e inequivocabili del fatto che qualcosa sta cambiando in vista della loro scomparsa definitiva.
Smettere di prendere la pillola a 40 anni ha dei vantaggi?
Se prendi la pillola potresti aver “sofferto” di un aumento della ritenzione idrica. È una delle conseguenze più frequenti. Ovviamente, smettendo, potresti così notare la riduzione del gonfiore alle gambe così come un dimagrimento generale, anche se ciò che stai perdendo è acqua, non grasso.
I vantaggi dell’interruzione della pillola potrebbero non finire qui perché potresti notare anche:
- un sensibile miglioramento dell’umore
- una diminuzione di episodi di ansia o eccessiva apprensione, in ogni caso di momenti più difficili dal punto di vista psicologico
- una migliore qualità del sonno
Si tratta di aspetti particolarmente importanti sia perché concorrono ad una buona qualità di vita in generale e sia perché, se hai passato i 45 anni e ti avvii alla graduale fase di passaggio alla menopausa, umore, ansia e sonno potrebbero peggiorare per effetto degli squilibri ormonali tipici di questo periodo.
Dall’interruzione della contraccezione orale potrebbe trarre giovamento anche la tua vita intima perché – è frequentemente riportato dalle donne ai medici – dopo aver smesso di prendere la pillola si può assistere a un aumento della libido (perché aumenta il testosterone) e persino a un miglioramento della lubrificazione naturale, aspetto particolarmente importante in un momento della vita in cui la fisiologia riduce l’idratazione di tutte le mucose, di pelle e capelli.
Disturbi della perimenopausa? Un aiuto naturale per riequilibrare corpo e mente
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Se in concomitanza con l’interruzione della pillola stai attraversando anche la perimenopausa, il tuo corpo potrebbe essere messo a dura prova. D’improvviso manca qualcosa ma puoi aiutarlo ad affrontare in modo naturale questo cambiamento.
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