Diverso dalla Brain fog: la stanchezza mentale può rendere le giornate molto faticose. Ecco le tecniche di riattivazione cognitiva, pause attive e i nutraceutici che aiutano.
Hai presente quei giorni in cui ti senti “spenta”, come se la mente avesse lasciato il corpo a fare da solo? Ti siedi al computer, il cursore lampeggia ma non riesci a fare niente. Leggi una mail tre volte e hai dimenticato di nuovo cosa ti chiede. Perdi il filo del discorso, ti manca la lucidità, le palpebre si abbassano e ti senti fiacca, fiacca e ancora fiacca.
Se ti riconosci in questa narrazione, quello che stai vivendo si chiama affaticamento mentale ed è un momento che tutti, prima o poi e per varie ragioni, vivono almeno per un giorno nella propria vita. Ci sono periodi più stressanti che sottopongono la mente a sforzi maggiori: pensiamo di farcela, teniamo duro, resistiamo ma poi, di botto, il conto si presenta sotto forma di fatica.
Periodi più faticosi del solito: la perimenopausa è uno di quelli
Più stress del solito: è una cosa comune in perimenopausa e in menopausa.
L’affaticamento mentale è diverso dalla più nota Brain Fog che implica confusione mentale, dimenticanze, rallentamento cognitivo; l’affaticamento mentale si manifesta come stanchezza costante, non fisica ma mentale, difficoltà di concentrazione, perdita di entusiasmo. Un blackout dell’energia interiore.
Perché può capitare proprio in questo periodo? Perché il corpo sta cambiando, gli equilibri ormonali stanno cambiando, c’è una silenziosa rivoluzione in corso per la quale si richiedono risorse psico-fisiche e questo impatta sull’energia disponibile, anche se non te ne accorgi.
Ma la buona notizia è che non devi rassegnarti a “funzionare a metà”. Esistono strategie, approcci e nutraceutici per riattivare la mente e tornare vivace, energica e lucida, come sempre. Ti basta cominciare da qui.
Affaticamento mentale: cos’è davvero?
L’affaticamento mentale è una condizione di sovraccarico cognitivo che porta a una riduzione della capacità di elaborazione, memoria e concentrazione. Non è una patologia, ma un campanello d’allarme che indica che hai bisogno di recuperare.
Durante la perimenopausa, il calo degli estrogeni influenza i neurotrasmettitori legati all’umore, alla memoria e alla vigilanza (come serotonina, dopamina e acetilcolina), il sonno potrebbe alleggerirsi o interrompersi spesso per via delle sudorazioni notturne. Il risultato? Una mente meno brillante, più suscettibile alla fatica e ai cali di attenzione.
Quindi: tra perimenopausa e affaticamento mentale c’è un legame forte, anche se potrebbe essere indiretto.
Tecniche pratiche per ritrovare lucidità e concentrazione
Prenditi una pausa attiva
Sembra un controsenso, ma fermarsi ti fa andare più veloce. Ogni 60-90 minuti di lavoro continuo, inserisci una “pausa attiva”. Cosa significa? Niente cellulare, niente sonnellino.
- Cammina per 5-10 minuti, va bene anche una passeggiata nell’ufficio o fare le scale
- Fai qualche esercizio di stretching
- Telefona a un’amica o fai una chiacchierata davanti alla finestra o all’aperto, se il tempo lo permette, la luce solare è un grande attivatore.
Serve per spezzare il loop dell’overthinking e rinfrescare il cervello.
Tecnica del pomodoro (Pomodoro Technique)
Si tratta di un metodo formalizzato da Francesco Cirillo negli anni Ottanta ed è efficace, soprattutto per chi lavora al computer o ha a che fare con attività che richiedono concentrazione continua.
Il metodo si basa su blocchi di lavoro da 25 minuti con focus assoluto, e pause di 5 minuti tra un blocco e l’altro. Dopo quattro blocchi (chiamati pomodori), è prevista una pausa più lunga (15-20 minuti).
Questa tecnica ti aiuta a restare focalizzata e a prevenire la fatica mentale.
Il potere del sonno (e della sua qualità)
Non è solo “quanto dormi” ma come dormi.
È importante impegnarsi per costruire un ambiente nel quale riposare bene: la stanza da letto deve essere esclusivamente dedicata a questo, cioè a riposare, deve essere silenziosa e buia. Dormire è una cosa seria e va presa seriamente.
Stabilisci una routine, vai a letto alla stessa ora, limita luci blu degli apparecchi elettronici e stimoli prima di dormire.
Se hai più di quarant’anni, sappi però che gli ormoni potrebbero giocarti qualche scherzo: insonnia, risvegli frequenti, palpitazioni e sudorazioni notturne potrebbero diventare un problema comune. Ma c’è un rimedio.
Insonnia?
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Un aiuto per la tua energia mentale dalla natura
Quando l’affaticamento mentale diventa parte della tua quotidianità, puoi affiancare alla routine sana anche un integratore.
Femal è pensato proprio per accompagnare le donne in perimenopausa a migliorare i principali disturbi legati agli sbalzi ormonali.
Perché Femal può aiutarti anche contro l’affaticamento mentale?
- Grazie alla presenza di estratti naturali, Femal contribuisce a migliorare l’equilibrio del sonno.
- Favorisce il recupero di energia psico-fisica senza principi stimolanti.
- Femal è efficace anche nella regolazione dell’umore e sulla stanchezza,
Parlane con il tuo ginecologo: spesso bastano piccoli aggiustamenti per tornare a sentirsi “sveglie dentro”.
FAQ – Domande frequenti sull’affaticamento mentale
L’affaticamento mentale è la stessa cosa della stanchezza fisica?
No. Puoi sentirti piena di energie fisiche ma incapace di concentrarti o elaborare. L’affaticamento mentale è un sintomo cerebrale, non muscolare.
È normale in menopausa sentirsi “spente”?
Assolutamente sì. Gli sbalzi ormonali influenzano anche la chimica cerebrale e il sonno. Ma “normale” non significa “inevitabile” o da sopportare in silenzio.
Gli integratori possono davvero aiutare?
Sicuramente sì, un integratore naturale e specifico per le donne in perimenopausa come Femal può essere un supporto efficace. Una sola capsula, è efficace sui cinque disturbi più frequenti del periodo: vampate, sudorazioni, insonnia, irritabilità e stanchezza.
Ritrova la tua vivacità
Non ignorare il segnale: se ti senti affaticata mentalmente, non sei svogliata. Sei solo una donna che sta attraversando una fase complessa, ma anche ricca di possibilità. E proprio come imparavi le canzoni a memoria quando eri ragazzina, anche oggi puoi ritrovare lucidità, energia, sorriso.
Parti da te. Concediti una pausa. Respira. E chiedi consiglio al tuo ginecologo: può essere il riferimento giusto per vivere questo periodo al meglio.
Disturbi della Menopausa?
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