Scegliendo il tipo di gelato in modo oculato, d’estate si può pranzare tranquillamente così, togliendosi uno sfizio ed essendo sicure di fare una cosa buona anche per il corpo.
Il gelato è uno dei cibi più amati nel nostro Paese. Con la bella stagione e con la calura estiva, è facile che si rinunci ad un pranzo a tavola per un cono da gustare all’aria aperta, ma sbaglia chi crede che sia solo un must-have dell’estate.
Secondo le ultime indagini dell’Ufficio studi di Confartigianato, infatti, la spesa annua delle famiglie per l’acquisto di gelato (in tutte le sue forme) si aggira intorno ai 2 milioni di euro con un consumo annuo di circa 12 chilogrammi pro capite. Un trend – per di più – non legato alle stagioni, come si potrebbe pensare.
Negli anni, poi, le virtù di questo alimento sono state decantate da esperti in diversi settori per il suo contenuto nutrizionale. Ma, attenzione, perché esistono diversi tipi di gelato e preparazioni, più o meno caloriche e ricche di grassi.
Il contenuto calorico di una porzione di gelato da 100 grammi può variare dalle 120 alle 400 calorie. I gelati alle creme, ad esempio, sono più calorici di quelli alla frutta e cialde, granella, nocciole, mandorle e svariati altri ingredienti aggiuntivi possono fare la differenza e apportare più calorie.
Perimenopausa, paura di ingrassare e voglia di gelato: aiuto!
Sei in perimenopausa, ti senti gonfia e temi di ingrassare senza ritorno ma proprio non ce la fai a rinunciare al gelato. Come puoi conciliare questi fattori, apparentemente inconciliabili?
Tranquilla, un pranzo a base di gelato non è la fine del mondo, a patto che tu stia attenta a fare la scelta giusta. Innanzitutto sì, è il pranzo il momento ideale, se consideriamo che i nutrizionisti consigliano di mangiare un po’ di più a colazione e a pranzo, quando si ha modo di smaltire almeno parte delle calorie, e di limitarsi a cena, prediligendo alimenti ipocalorici e leggeri. E poi, diciamocelo, nelle ore in cui il sole batte più caldo, un gelato può aiutare a rinfrescarsi e a sentirsi al meglio.
Ma procediamo per gradi e vediamo perché, se stai affrontando la menopausa, un gelato a pranzo di tanto in tanto può essere un’ottima idea.
Primi disagi della menopausa?
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1. Il gelato può aiutare il tuo bisogno di calcio
L’osteoporosi è una condizione medica che rende le ossa “porose”, dunque più fragili e più soggette a fratture, e colpisce in particolar modo le donne dopo i 40. Per questo, le donne che si avvicinano alla menopausa o che si trovano a vivere questo delicato passaggio all’età non fertile dovrebbero stare più attente a mettere nel piatto e scegliere alimenti ricchi di calcio, per rendere le ossa più forti, e vitamina D che aiuta a fissarlo. Il latte e i latticini sono importanti fonti di apporto di calcio, per questo un gelato, soprattutto il gusto fiordilatte, apportando circa il 45% della dose giornaliera di calcio, può essere davvero una buona idea. In caso di carenza di vitamina D o osteoporosi fai comunque sempre riferimento al tuo ginecologo o al medico curante.
2. Il gelato ha un buon profilo nutrizionale
Il gelato non è solo ricco di calcio, ma contiene anche fosforo, che promuove l’attività cerebrale e facilita l’assorbimento del calcio, vitamina A, che protegge la vista e la pelle dal sole , proteine e i cosiddetti “grassi buoni”, ovvero i grassi acidi mono e polinsaturi che, se assunti con moderazione, aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo. Ovviamente non tutti i gelati, come già accennato, hanno lo stesso profilo nutrizionale, ma torneremo sull’argomento fornendo alcuni consigli che ti aiuteranno nel fare la scelta giusta.
3. Il gelato fa bene all’umore
Dolce, cremoso e fresco, il gelato contribuisce a tenere alto l’umore e ad appagare il senso di piacere, soprattutto in estate, quando il caldo ci fa sentire giù di tono. Uno degli ultimi studi dell’Institute of Psychiatry di Londra ha dimostrato che mangiare gelato attiva nel cervello un meccanismo di ricompensa legato all’area cerebrale nota come il “circuito del piacere”, cosa che accade anche quando ascoltiamo buona musica, mentre l’Università di Amsterdam ha evidenziato come il gelato influenzi perfino le espressioni del viso, rendendolo più disteso e sereno.
4. Il gelato è un’occasione per stare con gli altri
La menopausa può essere un momento estremamente delicato ed è per questo che alcune donne si chiudono in sé stesse ed evitano occasioni di convivialità che potrebbero rappresentare, invece, dei momenti importanti per la salute, sia fisica che psicofisica. È dunque giusto accettare l’invito di un’amica davanti ad un invitante gelato. In città, così come al mare, il gelato è quindi una pausa ideale, dal lavoro, dai problemi e anche dal caldo.
Solo benefici, dunque? No, attenzione. Si può dire sì ad un pranzo a base di gelato, anche durante la menopausa, a patto che si rispettino alcune regole.
Pranzo con il gelato in menopausa? Sì ma segui questi suggerimenti
- Attenzione agli zuccheri
La combinazione di zuccheri semplici e grassi fa innalzare inevitabilmente la glicemia. Se vuoi optare per un pranzo a base di gelato, fai una colazione normale ed equilibrata, evitando, magari, di zuccherare tè o caffè, di mangiare marmellata oppure dolci. Se ti piace, puoi optare per una colazione salata e pranzare con il gelato, potrebbe essere un’accoppiata vincente.
- Reintegra le fibre
Il gelato non contiene quantità significative di fibre alimentari, carboidrati complessi e sufficienti proteine. Per questo, i medici sono tutti concordi nel suggerire di integrare le fibre a merenda con frutta fresca e yogurt e a cena, scegliendo magari una proteina accompagnata da un contorno a base di verdure.
- Quale gelato contiene meno calorie?
Al contrario di quanto si possa pensare, tra gelato artigianale e gelato confezionato non ci sono più grandissime differenze, soprattutto quando le aziende rispettano il codice di autodisciplina dei prodotti di gelateria industriale dettati dall’Istituto del gelato italiano e le norme di igiene e freschezza.
Il gelato industriale è sempre uguale a se stesso, ma quello che si ingerisce è riportato sull’etichetta, per cui è difficile sbagliarsi. Le gelaterie si sono infatti moltiplicate negli ultimi anni e propongono in generale un prodotto più cremoso e dolce rispetto al passato. Per cui, nessun problema se hai un gelataio di fiducia, ma attenzione agli ingredienti. Preferisci gusti semplici e non abusare degli extra, come granella, cialde, cioccolato fuso e così via. Ottimi i gusti alla frutta, oppure le creme di base come yogurt, fiordilatte, crema. Ottimo il gelato alla ricotta che qualche gelateria artigianale propone. Da evitare, invece, i gusti molto “cioccolatosi” oppure con biscotti o dolci mescolati con il gelato.