Spesso dopo alcuni mesi dalla scomparsa del ciclo, le mestruazioni tornano senza preavviso. A volte dopo pochi mesi, a volte anche dopo più di un anno quando – stando alla norma – la menopausa dovrebbe essere già conclamata. Ecco perché accade e quali possono essere i significati di questa manifestazione.
In perimenopausa, l’irregolarità mestruale è un tratto tipico del passaggio alla fine dell’età fertile.
Le bizze del ciclo sono dovute all’alterazione dell’attività ormonale e possono durare per molto tempo (anche diversi anni), fino, poi, a scomparire del tutto. Potresti dunque stupirti se le mestruazioni dovessero tornare dopo lunghi intervalli di tempo, durante i quali hai pensato che la menopausa fosse finalmente arrivata. Ma succede.
Fino a che arriverà quell’ultimo ciclo a partire dal quale, contando 12 mesi in assenza di mestruazioni, potrai dirti effettivamente in menopausa nulla è definito.
Cosa succede e cosa fare dunque se dopo tanti mesi di assenza, o addirittura dopo l’anno “canonico” del quale abbiamo parlato, tornano le perdite di sangue quando eri praticamente certa di aver avuto l’ultima mestruazione?
Mestruazioni in menopausa: rivolgiti al ginecologo
In questo articolo parliamo proprio di questa anomalia ma prima facciamo una premessa.
La menopausa è una condizione fisiologica, quindi del tutto naturale, eppure richiede un lungo e graduale processo di trasformazione diverso da donna a donna (che può manifestarsi in un arco di tempo molto variabile), con caratteristiche e tratti che non è possibile generalizzare perché sono diverse da donna, a donna.
Per questo motivo ogni menopausa è una storia a sé e come tale va seguita dal ginecologo, dal quale è importante far indagare qualsiasi perdita di sangue. Solo lo specialista, infatti, può accertare le cause dei sanguinamenti anomali (che possono anche essere benigne, ma non vanno mai sottovalutate) e escludere problematiche più serie.
Mestruazioni in menopausa: distingui tra perdite scure o rosso vivo
A qualche mese di distanza dall’ultimo ciclo, quando eri certa ormai di aver “fatto il passo”, all’improvviso tornano le mestruazioni.
È banale dire che un evento così inaspettato può essere fonte di preoccupazione.
Soprattutto se il ciclo è sparito da 12 mesi e quindi, stando alla norma, sei in menopausa, non è normale avere perdite consistenti simili a delle vere e proprie mestruazioni.
La prima cosa da fare, insieme ad una telefonata per prendere appuntamento con il medico, è quella di prestare attenzione ad ogni segnale del tuo corpo: quello che riferirai al ginecologo sarà fondamentale per una corretta diagnosi.
- Perdite di colore scuro: in genere sono associate al cosiddetto “spotting”, un fenomeno molto comune nella perimenopausa che può verificarsi anche in menopausa, quando le mestruazioni sono cessate ormai da molti mesi . Fin qui, dunque, delle perdite sporadiche potrebbero essere considerate un corollario della menopausa.
- Perdite di colore rosso vivo: il discorso è diverso se noti macchie di sangue rosso vivo, più simili a delle mestruazioni vere e proprie, perché potrebbero essere il sintomo di qualche disturbo più serio che, come tale, va indagato.
Cause più frequenti del ritorno delle mestruazioni dopo 12 mesi di perimenopausa
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Quando le perdite post-menopausali sono consistenti, e quindi anomale, possono essere il segnale di diverse patologie. Vediamo quali sono le più frequenti.
Microlesioni della mucosa (Atrofia Vulvo Vaginale)
Si tratta di una patologia cronica e progressiva (per questo motivo la diagnosi precoce è fondamentale) che interessa 1 donna su 2 in menopausa. Oltre alle perdite ematiche, i suoi sintomi sono:
- Irritazioni intime e infezioni ricorrenti (candida, cistite, etc)
- Secchezza e dolore durante i rapporti
- Prurito intimo molto insistente
Neoplasie dell’endometrio o della cervice
I sanguinamenti vaginali anomali, se durante la perimenopausa possono non destare sospetti, in post-menopausa devono invece essere presi come un segnale di attenzione. Specialmente se sono accompagnati anche da perdite biancastre e da dolore durante i rapporti, possono essere i sintomi caratteristici di alcune neoplasie.
Considerando che la diagnosi precoce è fondamentale perché riduce moltissimo l’evolvere di queste problematiche, è opportuno rivolgersi al più presto al ginecologo. Basta un’ecografia transvaginale (e, se necessaria, una biopsia) per escludere patologie a carico della cervice uterina e un pap-test: esami semplici e indolori.
Polipi uterini
Si tratta di una patologia benigna, il più delle volte comune nelle donne in premenopausa.
La presenza di polipi può manifestarsi proprio con i sanguinamenti ma anche essere asintomatica. Per questo motivo è importante non smettere di andare periodicamente dal ginecologo: basta una volta all’anno per essere sempre tranquilla.
Una semplice ecografia transvaginale (alla quale, ci auguriamo, ti sarai sottoposta ciclicamente nella tua vita nel corso dei controlli di routine) può accertare la presenza di polipi. Successivamente, un unico esame, diagnostico e terapeutico insieme, può localizzarne la posizione esatta e può rimuoverli: si chiama isteroscopia ed è una pratica mininvasiva eseguita mediante tecniche endoscopiche, indolore e di breve durata (al massimo 15 minuti). Non richiede anestesia e può dare, al massimo, qualche fastidio paragonabile ai dolori mestruali.
Endometriosi
L’Endometriosi è una patologia del tessuto posizionato all’interno dell’utero (l’endometrio, per l’appunto), che cresce al di fuori della sua sede naturale. Questo provoca sanguinamenti, dolore, irritazioni e infezioni. Colpisce perlopiù le donne in età fertile ma, in presenza di perdite di sangue durante la menopausa, è bene escludere anche questa tra le possibili cause.
Se hai sofferto di endometriosi durante la vita fertile è possibile che, anche durante le prime battute della menopausa, possano ancora formarsi cisti che danno origine alle tipiche perdite.