Spotting: risposte alle domande frequenti

donna preoccupata per spotting

Se hai notato delle piccole perdite scure e non hai il ciclo e stai cercando informazioni, qui trovi una guida semplice e veloce che risponde alle domande più frequenti sull’argomento.

Cos’è lo spotting?

Lo spotting identifica delle piccole perdite di sangue uterino, generalmente di colore scuro, che potresti notare subito prima del ciclo mestruale o tra un ciclo e l’altro, oppure anche in perimenopausa, il periodo che precede la fine definitiva del ciclo e che spesso è caratterizzato da una irregolarità mestruale.

Il termine spotting viene dal verbo inglese “to spot” che significa macchiare.

Quelle macchiette di sangue scuro sugli slip

Il grande punto interrogativo che compare nella testa di tutte noi quando notiamo quelle macchiette scure: “E ora cosa sono queste?!”. Il ciclo non è – o almeno non dovrebbe essere – e quindi?  

Arrivano così dubbi e domande sulle possibili cause e i pensieri possono andare (con un catastrofismo tutto femminile) a cose gravi e che provocano ansia. Magari fai una ricerca su Google, pensi che forse non è il caso di allarmarsi subito e chiamare il ginecologo… ma poi il giorno dopo quelle macchiette di sangue scuro sugli slip spariscono nel nulla e l’episodio cade nel dimenticatoio. E se poi dovesse accadere di nuovo?

In questo articolo indaghiamo insieme le possibili cause dello spotting e il motivo per il quale possono manifestarsi in perimenopausa forse più che in altri periodi della vita.

Prima di ogni altra informazione, però, ti esortiamo – se dovessi notare qualche piccola perdita ematica, anche se sporadica – a contattare il ginecologo  (a questo link trovi un elenco di professionisti nella tua zona, specialisti in menopausa e perimenopausa).

Spotting premestruale

Lo spotting premestruale è costituito da piccole perdite scure che possono verificarsi prima del ciclo. Si tratta di un fenomeno abbastanza comune e di solito non è motivo di preoccupazione. Tuttavia, se lo spotting premestruale è accompagnato da altri sintomi o se diventa più abbondante, può essere indicativo di un problema di salute sottostante che deve essere valutato da un ginecologo.

Tra le più frequenti cause dello spotting premestruale possiamo indicare:

  • Cambiamenti ormonali: gli squilibri ormonali, come l’aumento o la diminuzione dei livelli di estrogeni o di progesterone, possono causare spotting premestruale. Ecco perché nei pressi dei 40 anni, quando gli equilibri ormonali iniziano a cambiare in maniera più evidente e decisa, le perdite possono essere un fenomeno molto comune.
  • Contraccezione ormonale (pillola): alcuni tipi di contraccettivi ormonalipossono causare spotting, che può verificarsi prima delle mestruazioni quando smetti di prenderla dopo tanto tempo. In quest’ultimo caso non si tratta di una manifestazione preoccupante ma è bene informare il ginecologo.
  • Infezioni: uterine o delle vie genitali, come la vaginite o la cervicite, possono causare spotting premestruale.
  • Altro: alcune condizioni di salute, come il diabete, il sistema immunitario indebolito o l’ipotiroidismo, possono causare spotting premestruale. Insieme a ciò, anche lo stress o un grande affaticamento (ad esempio dopo uno sforzo fisico importante) potrebbero causare dello spotting.

Spotting e gravidanza

Anche se in perimenopausa è più difficile rimanere incinta, tuttavia non possiamo ancora escludere questo evento.

Lo spotting, infatti, può verificarsi anche durante la gravidanza.. Lo spotting durante la gravidanza è abbastanza frequente, proprio perché il corpo sta cambiando anche al livello ormonale e abbiamo già visto sopra che questa è una delle cause più frequenti di piccole perdite ematiche.

Se lo spotting compare durante la gravidanza potrebbe esserci all’origine:

  • Implantazione: lo spotting può verificarsi durante l’impianto dell’embrione nell’utero, di solito intorno all’ottavo-decimo giorno dopo il concepimento. In questo caso, lo spotting è di solito leggero e di breve durata. Dunque, se c’è la possibilità che tu sia incinta potrebbe essere il caso di fare un test.
  • Infezioni: anche durante la gravidanza le infezioni possono essere all’origine di piccole perdite
  • Affaticamento e stress

Se ti accorgi di spotting durante la gravidanza e sei preoccupata, parlane al più presto con il tuoginecologo. Lui o lei sarà in grado di valutare la tua situazione e aiutarti a determinarne la causa.

Premenopausa spotting: cosa succede davvero?

Se hai superato i 35/40 anni e inizi a notare alcuni piccoli, apparentemente insignificanti, cambiamenti a livello intimo o del ciclo, questo potrebbe essere il tuo caso.

Lo spotting può verificarsi infatti anche durante la perimenopausa – indicata spesso erroneamente come premenopausa – cioè tutto il periodo di transizione verso la menopausa costellato da modificazioni continue negli equilibri ormonali.

Questo periodo di cambiamenti, spesso silenti, può essere accompagnato da sintomi come vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi del sonno e anche e soprattutto cambiamenti del ciclo mestruale.

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Le cause dello spotting durante la perimenopausa possono includere:

Quanto dura lo spotting?

La durata dello spotting può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, come l’età, lo stato di salute generale e dalle cause specifiche.

In alcuni casi, lo spotting può durare solo poche ore o un giorno o due. In altri casi, può durare per una settimana o più. Se lo spotting dura per più di una settimana o è accompagnato da altri sintomi, come dolore pelvico o crampi, è importante consultare il tuo ginecologo per un’analisi più approfondita.

In generale, lo spotting può essere una manifestazione normale, conseguenza di un cambiamento fisiologico e senza alcuna conseguenza. Ma in generale, è sempre importante comunicare al ginecologo qualsiasi cambiamento del ciclo mestruale o presenza di spotting, specialmente dopo i 40 anni. Andrebbe in effetti segnalata qualsiasi altra perdita vaginale insolita per un corretto approccio preventivo di patologie o disturbi.

Si può fare una visita ginecologica con spotting?

Sì, è possibile fare una visita ginecologica anche se c’è un po’ di spotting. In alcuni casi, lo spotting può essere normale e non indicare necessariamente la presenza di un problema di salute, ma in ogni caso è importante parlarne con il medico durante la visita ginecologica.

Il ginecologo può procedere ad una normale visita per poter determinare la causa delle perdite e fornire il trattamento appropriato, qualora ce ne fosse bisogno.


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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università degli Studi di Bergamo

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