Oltre alle improvvise vampate di calore soffri anche di sudorazione notturna? Tranquilla, non sei sola. Sono infatti moltissime le donne in perimenopausa che soffrono di questo comune disturbo.
La sudorazione notturna ti sveglia nel cuore della notte: hai il pigiama bagnato, un alone umido sul cuscino, hai freddo e devi cambiarti da capo a piedi. Devi quindi alzarti, prendere il pigiama pulito, darti una rinfrescatae metterti di nuovo a letto. Risultato? Ciao sonno e benvenuta stanchezza che t’accompagnerà per tutto il giorno successivo, aumentando lo stress e il nervosismo.
Ma qual è la causa della sudorazione notturna durante la perimenopausa? E cosa si può fare per tenerla a bada o quantomeno per imparare a gestirla? La sudorazione notturna è solo fastidiosa o può essere associata a condizioni più serie? Questo post cercherà di fornire le risposte alle domande che forse ti sarai già posta.
La sudorazione notturna: uno dei tanti disturbi della perimenopausa
La sudorazione notturna è solo uno dei tanti e comuni disturbi che potresti avvertire durante la perimenopausa, ovvero quel periodo che precede la menopausa vera e propria e la cui durata può variare considerevolmente da donna a donna.
Altrettanto soggettivi sono i disturbi che si possono avvertire in questo periodo. Tuttavia, così come per gli altri, anche la causa delle sudorazioni notturne ha origine nei lenti e graduali cambiamenti nell’assetto ormonale. In questo periodo non è raro riscontrare: irregolarità del ciclo mestruale, secchezza vaginale, tendenza a mettere su peso, disturbi dell’umore, difficoltà nel concentrarsi.
Sono alcuni dei più comuni sintomi, a cui possono aggiungenrsi vampate di calore e sudorazione notturna.
Sono tante le donne prossime alla menopausa che si trovano a fare i conti con questi fastidiosi problemi ma, come già accennato altrove, frequenza e intensità sono estremamente variabili.
Sudorazione notturna: qual è la causa?
La menopausa ti fa sudare?
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La sudorazione notturna e le vampate di calore sono entrambe causate da una complessa interazione che coinvolge livelli variabili di estrogeni, ipotalamo, norepinefrina (una sostanza chimica chiave del cervello) e specifici recettori del cervello, vasi sanguigni e ghiandole sudoripare del corpo.
Durante la perimenopausa, i livelli di estrogeni fluttuano. L’ipotalamo, una regione del cervello che regola la temperatura corporea ed è influenzata dagli ormoni, può risentire di questi cambiamenti dei livelli di estrogeni.
Proprio come fosse un termostato difettoso, l’ipotalamo può reagire come se avvertisse un aumento della temperatura del corpo. Dunque, nel tentativo di raffreddare il corpo, scatena una cascata di eventi, tra cui la dilatazione dei vasi sanguigni per liberare il calore che viene percepito dalla donna come una vampata di calore e l’innesco delle ghiandole sudoripare.
Quest’ultima reazione è quella che si traduce in una improvvisa e intensa sudorazione, spesso associata a battito accelerato e una sensazione di ansia. Il risultato è, nella maggior parte dei casi, un sonno estremamente disturbato, a sua volta causa di stress e ulteriormente penalizzato da altre problematiche profondamente legate alle variazioni ormonali.
Sudorazione notturna: quali rischi per la salute?
La sudorazione notturna non è solo scomoda e fastidiosa.
Una cattiva qualità del sonno ha delle conseguenze sulla psiche e può averne sulla salute in generale. È noto, infatti, come la mancanza di sonno inneschi meccanismi non positivi: il senso di fame aumenta (e in un momento in cui si tende ad aumentare di peso non è certo un bene!), diminuisce la capacità di concentrazione, di attenzione, cresce il senso di stanchezza generale e di spossatezza. Sembra inoltre che anche il sistema immunitario sia più permeabile all’attacco di agenti patogeni e quindi, se non si dorme abbastanza, ci si potrebbe ammalare di più.
Tutto questo, inserito in un quadro già instabile come quello della premenopausa, potrebbe acuire problemi già esistenti: malfunzionamenti cardiaci, innalzamento dei valori della pressione sanguigna, ictus e persino diabete.
Secondo JoAnn Manson, MD, MPH, PhD, Endocrinologa e professoressa di Salute della Donna alla Harvard Medical School, “circa l’80% delle donne in menopausa sperimenta vampate di calore e sudorazioni notturne. Di queste donne – aggiunge – il 15/20% avrà sintomi abbastanza severi da giustificare un intervento medico”.
È importante, dunque, imparare a gestire la sudorazione notturna e vivere questo momento di transizione con serenità. Laddove però, la sudorazione fosse particolarmente intensa e/o prolungata è consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo di fiducia
Imparare a gestire la sudorazione notturna
Prevenire o gestire la sudorazione notturna in modo che non diventi un problema troppo grande da affrontare è possibile, con alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali:
Per prevenire i disagi della sudorazione notturna è importante:
-
- ● Stabilire una routine che ti aiuti a rilassarti prima di coricarti
- ● fare attività fisica durante il giorno per ridurre lo stress e migliorare così la qualità del sonno
- ● indossare indumenti larghi e leggeri per dormire in modo da essere fresca
- ● mettere un ventilatore sul comodino e usarlo all’occorrenza
- ● in inverno, abbassare il termostato prima di andare a letto
- ● girare il cuscino invece di cambiare la federa: si può cambiarlo il giorno dopo ed evitere di alzarsi
- ● evitare di accumulare chili di troppo: se si è in sovrappeso il problema tenderà a incidere di più.
Se hai vampate di calore notturne frequenti, puoi imparare a gestirle:
- ● abbassa la temperatura nella camera da letto
- ● compra un ventilatore con il telecomando: accendilo senza alzarti dal letto quando ne hai bisogno
- ● scopriti se hai caldo, copriti se hai freddo, ma usa sempre coperte di tessuto naturale (lana, cotone): sono più traspiranti e possono aiutarti a gestire il sudore
- ● se sei sudata, cambiati e indossa qualcosa di più leggero
- ● metti una bottiglia di acqua fresca accanto al letto, magari in un thermos che tenga la temperatura e bevi se ti svegli
- ● cerca di respirare profondamente per aiutare il tuo corpo a rilassarsi: puoi farti aiutare da uno psicologo e imparare le tecniche di auto-rilassamento.
Ridurre i problemi vasomotori è anche possibile seguendo una dieta povera di grassi e zuccheri, che concorrono ad esacerbare questi disturbi e prediligendo frutta e verdura, ma anche uova e pane e pasta integrali. Si tratta infatti di cibi ricchi di triptofano, folati e vitamina B12 che giocano un ruolo importante nella produzione di serotonina e possono ridurre quindi i livelli di stress.