All’improvviso sembra che le discussioni diventino litigi e ogni chiacchierata una sfida personale. L’irritabilità non deve essere sottovalutata. Vediamo se e come c’entra la perimenopausa.
Il conflitto tra genitori e figli è un tema comune a molte famiglie. Dal punto di vista dei genitori (quali anche noi siamo) il dito puntato e la responsabilità maggiore finisce sempre per ricadere sui figli: “è colpa” del periodo che stanno attraversando, delle fasi dell’adolescenza, della voglia di indipendenza ancora troppo prematura e per questo sofferta.
Eppure a cambiare non sono solo loro.
Fra i 40 e i 50 anni per molti genitori inizia una fase di riflessione, un momento in cui tracciare una linea e fare un consuntivo della vita. È questo il momento della vita in cui si consolida ciò che si è acquisito o si iniziano sfide più grandi e più complesse, al livello professionale o familiare. Psicologicamente molte persone in questa fase si sentono più “adulte” e anche per questo sono spesso più preoccupate per il futuro.
Per le donne poi, la perimenopausa potrebbe rendere tutto più faticoso. In questo articolo infatti parliamo soprattutto a noi donne, alle mamme che di colpo si ritrovano normali discussioni che diventano litigi e innocenti chiacchierate nelle quali si insinua sempre più spesso un pizzico di nervosismo e indisposizione.
E mentre ci chiediamo cosa ci sia là fuori che non vada, un cambiamento più grande sta avvenendo dentro di noi.
Conflitto con i figli adolescenti
Il conflitto tra genitori e figli adolescenti è una situazione molto comune e quando la “tempesta ormonale” dei figli arriva insieme alla “tempesta ormonale” della mamma, lo tsunami può essere dietro l’angolo.
In questa fase della vita, i genitori possono avere maggiori responsabilità e impegni lavorativi, mentre i figli adolescenti stanno sperimentando la loro indipendenza e stanno cercando di stabilire la loro identità. Una identità che passa naturalmente da un distacco: i tuoi figli stanno diventando davvero grandi e stanno iniziando a tracciare le prime linee della loro vita privata. Un distacco che può essere vissuto positivamente e che è in sé una grande conquista, un grande traguardo.
A volte però non fila tutto così liscio. Si può fare difficoltà ad accettare questo cambiamento di ruoli e relazioni. Perché è – appunto – un cambiamento, e come tale sconvolge abitudini e consuetudini creando inevitabilmente disagio.
Ma prima di parlare delle ragioni per le quali noi donne possiamo soffrire di più questo momento, è bene dare alcune indicazioni di massima su come puoi comportarti per lenire, intanto, le conseguenze più immediate del conflitto.
- Sforzati di parlare e ascoltare davvero i figli, le loro preoccupazioni e i loro punti di vista. È un esercizio che si impara progressivamente. Cercare di cogliere il punto di vista dell’altro è la chiave per la soluzione dei conflitti.
- Essere flessibili: cerca di essere aperta a nuove idee e a nuove soluzioni alle quali – ammettilo – non avevi pensato… non per questo sono meno efficaci.
- Dare il buon esempio: i figli adolescenti imparano dall’esempio dei genitori anche nel conflitto. Se alzi la voce durante una discussione o sbatti la porta rifiutando il dialogo, tuo figlio si sentirà autorizzato a fare lo stesso.
- Dare il giusto supporto: i figli adolescenti hanno bisogno di sentirsi sostenuti ma è importante anche che imparino a prendersi cura di sé stessi. Incentiva l’individuazione di una soluzione al problema meditata e pensata e fai sentire che la tua disponibilità a parlarne e confrontarti c’è sempre.
- Mantenere una relazione: come quelle sentimentali, anche la relazione tra genitori e figli va curata, mantenuta e alimentata. Trascorrere del tempo con i figli adolescenti e fare attività insieme può aiutare a mantenere una buona relazione.
Se il conflitto diventa troppo difficile da gestire da soli può essere utile parlare con un consulente o un terapeuta per avere supporto e aiuto nella risoluzione delle tensioni.
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Gestire il conflitto della mamma con figli piccoli (0-10)
Oggi per una donna di 45 anni è molto più frequente del passato avere figli piccoli, ancora bambini. L’età della maternità si è ampliata nei decenni e oggi non è più così raro avere un figlio dopo i 35 anni.
Benché i problemi siano diversi da quelli che l’adolescenza presenta, anche con i giovanissimi potrebbero esserci conflitti da gestire.
Si tratta per lo più di questioni legate alla scuola, al rispetto delle regole in casa e a quelle del buon comportamento e alla relazione con gli altri. Si tratta di piccole scaramucce ma che possono generare nervosismo e malumore.
Quando i piccoli disagi della perimenopausa si affacciano nella tua vita di donna, potresti notare qualche cambiamento anche al livello di umore ed avere reazioni emotive diverse e più intense. Così anche la relazione con tuo figlio o tua figlia potrebbe attraversare dei picchi di pathos ai quali fino ad oggi non eri abituata. Si può creare, in questi casi, una specie di circolo nel quale nervosismo e tensione diventano una componente strutturale della relazione. Un’abitudine dalla quale si può uscire: prova ad agire diversamente, a mantenere la calma, a lavorare per provare a ridimensionare o risolvere il problema focalizzando l’energia sul problema, senza aggiungere giudizi personali. Fai un bel respiro e sorridi. Non è semplice ma si può fare.
Ricorda però che, tantopiù in questa fase della vita dei bambini che apprendono per imitazione la maggior parte dei loro atteggiamenti, è ancor più importante dare il buon esempio e far sì che ogni momento di conflitto si possa risolvere senza sfociare in qualcosa di più acceso ancora.
Perché in perimenopausa sei più nervosa?
L’irritabilità è un disturbo comune durante la perimenopausa, ovvero il periodo di transizione verso la menopausa. La perimenopausa può essere accompagnata da cambiamenti ormonali e fisici che possono influire sull’umore e sulla stabilità emotiva.
Alcune delle cause all’origine dell’irritabilità durante la perimenopausa possono includere:
- Fluttuazioni ormonali: durante la perimenopausa i livelli di estrogeni e progesterone possono variare, il che può causare sbalzi d’umore, difficoltà di concentrazione e malessere emotivo in generale, compresa una certa tendenza all’irritabilità.
- Cambiamenti fisici: la perimenopausa può essere accompagnata da cambiamenti fisici come vampate di calore, insonnia e sbalzi di umore. Questo insieme di disturbi può rendere le giornate più faticose e anche per questo potresti essere meno disposta verso gli altri e verso la mediazione.
- Stress e stanchezza: la perimenopausa è un periodo stressante a causa dei cambiamenti che il corpo e la mente attraversano. È come durante un trasloco: bisogna abituarsi gradualmente a un nuovo ordine delle cose.
- Sonno interrotto, più leggero, difficoltoso: alcuni fattori come la regolarità del sonno possono influire sensibilmente sul tuo stato d’animo e sull’umore quotidiano. Se dormi male sei più nervosa, è normalissimo. Per questo proprio in perimenopausa quando anche il sonno può cambiare, potresti risentire negativamente di notti più difficili del solito.
Se l’irritabilità sta diventando un problema per te, è importante parlarne con il tuo ginecologo. L’estratto citoplasmatico di polline purificato(privato dei suoi allergeni): Femal può aiutarti a gestire i disturbi più fastidiosi della perimenopausa.
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