Chi teme il freddo scuoterà la testa, ma i trattamenti che sfruttano il freddo come attivante cellulare e nervoso sono ottimi per combattere molti dei disagi della menopausa.
Il nuovo trend in fatto di trattamenti clinici alternativi arriva dagli Stati Uniti, ma ha effettivamente origini ben più lontane. La crioterapia o terapia del freddo, è stata originariamente sviluppata in Giappone e formalizzata nel 1978 da Yamauchi, un medico che ha sperimentato gli effetti positivi del raffreddamento del corpo come trattamento dell’artrite reumatoide. Da allora i benefici sono stati studiati e perfezionati in Europa.
Oggi, la crioterapia è utilizzata con ottimi risultati in molti settori. Tali risultati, , hanno suscitato l’interesse degli esperti e solleticato la curiosità dei potenziali beneficiari anche in Italia.
Che cos’è la crioterapia?
La crioterapia consiste nell’esposizione dell’intero corpo a temperature estreme, anche al di sotto dei -110°C, in stanze speciali appositamente raffreddate attraverso l’utilizzo di azoto liquido. Questo intenso raffreddamento induce una serie di enormi cambiamenti fisiologici nel corpo.
Ma come funziona esattamente la crioterapia? E perché, nonostante l’idea possa farti letteralmente rabbrividire, potrebbe essere il trattamento ideale per combattere alcuni disturbi della menopausa?
Cosa ti aspetta durante una seduta di crioterapia?
Se vuoi sottoporti a una seduta di crioterapia sarai invitato a indossare biancheria intima o un costume, oltre a calzini spessi e guanti, per proteggere le estremità.
La seduta media dura circa due minuti e mezzo, un tempo terapeuticamente effiace, come stabilito da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Journal of Thermal Biology.
Vestita in questo modo un po’ bizzarro, sarai invitata a entrare in una cabina, una sorta di capsula simile a quella usata per alcuni trattamenti con vapore, ma… tutt’altro che calda. Una volta dentro, un macchinario solleverà il pavimento per permettere alla testa di restarecompletamente fuori dalla cabina: questo è molto importante perché il capo non sarà sottoposto al freddo e – contemporaneamente – anche se soffri gli ambienti chiusi, non avrai problemi nel sottoporti a questo tipo di trattamento.
A questo punto, il corpo viene rapidamente esposto a temperature molto basse (solitamente tra i -130° e i -170°) e la temperatura della cute scende bruscamente.
Ma cosa accade al corpo dal momento in cui la temperatura inizia a scendere?
Come agisce la terapia del freddo sul corpo
Inizialmente, mentre i vasi sanguigni si restringono, il sangue si allontana dagli arti per spostarsi verso gli organi vitali del corpo (cuore in primis). Questa è una misura protettiva e naturale che l’organismo adotta in risposta al freddo estremo. Nel processo, sono coinvolti diversi sistemi all’interno del corpo ed è qui che iniziano i benefici.
Il sistema immunitario viene stimolato ed aumenta la conta dei globuli bianchi causando una riduzione dell’infiammazione grazie a una risposta del sistema immunitario positiva e massiva. La circolazione migliora.
Il sistema endocrino entra in azione con un rilascio di endorfine e noradrenalina, avviene un aumento degli ormoni “del benessere” nel flusso sanguigno. Gli studi su campioni di sangue hanno mostrato una riduzione del cortisolo, conosciuto come l’“ormone dello stress”, così come un aumento di testosterone e DHEA.
Una sessione di crioterapia induce una risposta sistemica totale che può offrire alcuni vantaggi: riduzione del dolore, aumento del recupero, miglioramento della forza muscolare e stimolazione positiva del sistema endocrino, per citarne solo alcuni.
Le tempistiche, per quanto riguarda la reale percezione di questi benefici, possono variare da persona a persona, anche a seconda del personale stato di salute e delle relative aspettative. Chi si sottopone ad una seduta di crioterapia per ricaricarsi e migliorare la qualità del sonno naturalmente potrebbe trarne benefici molto più rapidamente di qualcuno che sta curando una patologia. Chi soffre di dolori da anni avvertirà sollievo già dalla prima seduta.
I 5 benefici della crioterapia per i disturbi della menopausa
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Alcuni dei possibili benefici della crioterapia nell’attenuazione dei disturbi della menopausa li avrai probabilmente intuiti da sola. Ma la crioterapia può fare molto di più di quanto si possa immaginare. Vediamo, in particolare, come potrebbe aiutarti a gestire i fastidi della menopausa.
1. Aumento del livello degli ormoni del benessere e riduzione dei livelli di cortisolo
Il passaggio verso la menopausa può essere un periodo particolarmente difficile da vivere per alcune donne, dal punto di vista emotivo. I cambiamenti ormonali possono rendere difficile la gestione della routine quotidiana con conseguente innalzamento dei livelli di stress.
La crioterapia promuove il rilascio di endorfine nel flusso sanguigno e un abbassamento dei livelli di cortisolo, i cui benefici sono percepibili anche dopo una singola sessione di crioterapia. Quello che si avverte è un senso di benessere generale con un netto miglioramento dell’umore e della qualità del sonno.
2. Accelerazione del metabolismo e effetto “dimagrante”
Dopo una sessione di crioterapia, ci vuole molta energia per mantenere le funzioni vitali.
Durante un trattamento di tre minuti, si bruciano circa da 500 a 800 calorie. Quando la temperatura del derma scende a determinate temperature ci vuole infatti un grande dispendio di energia per ripristinare la temperatura corporea normale. Questo è uno sforzo anomalo richiesto al metabolismo, che promuove così la sua accelerazione.
In altre parole, con trattamenti regolari, la crioterapia può aiutare a liberarsi dei chili di troppo, il che può essere particolarmente complicato durante la menopausa.
3. Diminuzione dei livelli di colesterolo
Il corpo usa il colesterolo per produrre ormoni e vitamina D e sostenere la digestione. Il fegato produce abbastanza colesterolo per gestire questi compiti, ma l’organismo assume colesterolo anche attraverso alcuni alimenti che ne sono particolarmente ricchi, come i latticini.
Se l’assunzione di determinati cibi non viene controllata, i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) salgono pericolosamente. In particolare, questo problema potrebbe presentarsi in menopausa in seguito al crollo degli estrogeni, che contribuiscono a mantenere un equilibrio tra colesterolo buono (HDL) e colesterolo cattivo.
È stato scientificamente provato che un trattamento di crioterapia di 10 sedute e oltre, aiuta a ripristinare i valori di colesterolo totale, colesterolo LDL e dei trigliceridi, promuovendo anche un aumento dei livelli di colesterolo HDL.
4. Aumento del collagene ed effetto antiossidante
Regolari sessioni di crioterapia possono aiutare a ringiovanire la matrice di collagene, migliorando la resistenza della pelle e riducendo la comparsa di cellulite e depositi di grasso sulla superficie della pelle.
Con l’avanzare dell’età e in particolare in menopausa, la pelle può subire drastici cambiamenti, assottigliarsi e diventare più fragile e più soggetta all’azione dei radicali liberi. Una conseguenza di ciò si evidenzia, per il 50% delle donne, anche a livello intimo: le pareti della vagina si assottigliano, sono più soggette a lesioni, abrasioni da contatto e secchezza, tanto da rendere più difficili i rapporti intimi. Questa patologia si chiama Atrofia Vulvo Vaginale.
A seguito di esposizioni ripetute, la crioterapia aiuta a prevenire l’invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi. La terapia del freddo, insomma, è un’ottima alleata della pelle.
5. Effetto antinfiammatorio e miglioramento del benessere psico-fisico con una più veloce ripresa muscolare
Con l’avanzare dell’età possono farsi vivi insospettabili “acciacchi” che prima non si erano mai avvertiti. Questo può rendere difficile rimanere fedeli ad una qualsiasi routine di allenamento, anche blando, e fa sì che molte persone optino per una vita sedentaria. La crioterapia, rilassando i muscoli e migliorando la circolazione, favorisce il benessere psico-fisico, anche grazie al rilascio degli ormoni del benessere e rende sostenibile l’esercizio garantendo anche un più veloce recupero dall’affaticamento.
L’effetto antinfiammatorio deriva dal processo di vasocostrizione/vasodilatazione e dalla liberazione di citochine antinfiammatorie (IL10), così come dall’inibizione di quelle pro infiammatorie. Il recupero muscolare, invece, è facilitato anche dal contenimento di enzimi muscolari di danneggiamento (CK e LAD).
La crioterapia sistematica è ancora una tecnica relativamente nuova in Italia, ma i suoi benefici sono ormai ampiamente supportati dalla ricerca e c’è da scommettere che presto l’offerta sul territorio verrà ampliata, anche con il supporto di nuovi e ulteriori studi. Insomma, hai tutto il tempo per pensarci e chiedere consiglio al tuo medico di fiducia.
La crioterapia è efficace su vampate e sudorazione notturna?
La crioterapia è una pratica sempre più popolare e può essere consigliata per diversi motivi, tra i quali il benessere generale e il recupero muscolare specialmente per il recupero post-traumatico. Ma quanto è efficace nel contrastare i fastidiosi disturbi della menopausa come vampate di calore e sudorazione notturna?
La risposta non è ancora del tutto chiara e definitiva.
Perché?
- Meccanismi d’azione non completamente compresi: Sebbene si ipotizzi che la crioterapia possa influenzare il sistema nervoso simpatico, responsabile della regolazione della temperatura corporea, gli studi scientifici specifici su questo argomento sono ancora limitati.
- Risultati contrastanti: Gli studi esistenti presentano risultati piuttosto variabili, con alcuni che suggeriscono un miglioramento dei sintomi della menopausa e altri che non evidenziano benefici significativi.
- Effetti individuali: Come per molte altre terapie, l’efficacia della crioterapia può variare da persona a persona, in base a fattori come l’età, lo stato di salute generale e la gravità dei sintomi.
La soluzione per i tuoi disagi potrebbe essere un integratore naturale come Femal, efficace contro i principali disturbi della perimenopausa.
Vampate di calore?
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