Il gonfiore addominale è uno dei disturbi più comuni e più antipatici della menopausa. Conoscerne le cause fisiologiche può aiutarti ad accettare i cambiamenti del corpo con maggiore serenità, evitando di cadere nello sconforto e in pericolose diete fai-da-te.
Il gonfiore addominale è uno dei disagi principali dell’arrivo della menopausa, insieme a vampate di calore, insonnia, sbalzi d’umore, e tendenza all’aumento di peso.
Si tratta di una conseguenza delle fluttuazioni ormonali determinate dal progressivo abbassamento dei livelli di estrogeni, non più in linea con quelli di progesterone. Questa condizione si manifesta già nella perimenopausa, in cui è presente la più classica fioritura di disturbi dei quali tanto si parla fra le donne over45.
Gli squilibri ormonali, però, determinano anche la tendenza ad accumulare grasso proprio sul punto vita (un po’ come gli uomini): una situazione inedita per molte donne, anche per alcune di quelle che hanno sempre vantato un vitino da vespa. Quella pancetta che non si riduce neanche se a tavola fai tante rinunce, dunque, è una condizione fisiologica (quindi naturale) del corpo che cambia e va incontro alla menopausa.
La buona notizia è che quando la produzione di estrogeni e progesterone sarà prossima allo zero e l’attività ovarica cesserà definitivamente, il gonfiore addominale tenderà a sparire (o quasi). L’importante è avere cura di tenerti in forma durante tutto il percorso verso la menopausa.
Se a tavola sei già molto accorta e segui tutti i buoni consigli alimentari volti a ridurre (o quanto meno a tenere sotto controllo) il gonfiore addominale, ma vuoi sapere quali sono le cause della pancia gonfia, leggi questo post.
Pancia gonfia in menopausa: colpa di ormoni e ritenzione idrica
Lo abbiamo già accennato: non è (quasi mai) una questione di peso-forma. La pancia gonfia in menopausa è conseguenza delle variazioni nei livelli ormonali e della ritenzione idrica che in questa fase aumenta.
Ci sono molte donne che restano magrissime anche dopo i 50, ma anche per loro quella pancetta che non va via può diventare un disagio.
Certamente c’è da considerare il progressivo rallentamento del metabolismo dovuto all’età, ed è altrettanto vero che una corretta alimentazione (ci sono cibi che è meglio evitare per non peggiorare il gonfiore) può fare molto.
Ma qui la questione è tutta ormonale: più difficile da “risolvere” ma più semplice da accettare se ne comprendi i meccanismi. Questo ti aiuterà a non perdere il sorriso davanti allo specchio e a non farti assalire dal disagio quando entri in un negozio per provare un abito nuovo, quando vai a cena con degli amici o quando sei con il tuo partner.
Condividi il tuo disagio con le amiche che vivono la tua stessa fase, con le stesse modifiche fisiologiche del corpo, potrebbe già farti sentire meglio.
Ecco perché quando arriva la menopausa la tua pancia si gonfia
Le motivazioni sono molteplici:
I mutati livelli di estrogeni e progesterone aumentano la ritenzione idrica: dalla vita fertile alla menopausa il corpo di una donna tende sempre di più a trattenere i liquidi nei tessuti (molto più di un uomo). La ritenzione è una concausa del gonfiore.
Le alterazioni ormonali hanno effetti anche sull’attività dell’intestino: si può dire che la cessata attività ovarica determini anche la “menopausa dell’intestino”. Così può accadere che contribuiscano a gonfiare la pancia anche la ridotta funzionalità intestinale, le alterazioni della flora batterica, l’eccesso di fermentazione dei gas. Queste sono condizioni che possono verificarsi, non è detto che interessino tutte le donne: ogni donna è diversa dall’altra e non è possibile generalizzare.
A questo si aggiunge che durante la menopausa possono migliorare o peggiorare altre patologie che interessano la zona dell’addome (come quella del colon irritabile).
Sebbene la menopausa migliori i gonfiori della colite comunque la pancia gonfia resta lì.
Il crollo dei livelli di estrogeni determina anche una ridotta produzione delle secrezioni delle ghiandole salivali, della parete gastrica e dell’intestino: questo si traduce in una maggiore difficoltà digestiva, soprattutto degli zuccheri (che poi tendono a fermentare a livello intestinale e a produrre gas).
C’è anche un altro cambiamento fisiologico che contribuisce alla spiacevole sensazione di avere la pancia gonfia: progressivamente il metabolismo rallenta, un po’ per effetto dell’età e un po’ per effetto della ridotta produzione di ormoni, che sovrintendono anche alle funzioni della tiroide. La massa grassa aumenta a discapito di quella magra e il tono muscolare diminuisce. Succede allora che il tuo corpo brucia meno calorie, quindi il fabbisogno calorico diminuisce: se tu non lo riduci, ingrassi. E per le questioni che abbiamo spiegato sopra, ingrassi con la cosiddetta forma “a mela”, quella tipica degli uomini.
Da ultimo un’implicazione emotiva che può avere la sua parte: il passaggio dall’età fertile a quella non più fertile, i cambiamenti del corpo e dell’umore, insomma l’accettazione di una nuova stagione della propria vita possono essere vissute con particolare difficoltà da alcune donne. Questo può determinare tristezza, depressione, ansia, anche in conseguenza degli sbalzi d’umore, dell’irritabilità e dell’insonnia, che sono altri tratti tipici della menopausa. Questi disturbi spesso si traducono in “fame nervosa”, quella che spinge a “consolarsi” cercando dolci e snack.
Distingui il gonfiore dai chili di troppo in menopausa
Fin qui ti abbiamo spiegato da un punto di vista fisiologico perché in menopausa la tua pancia si gonfia. Se invece sei sovrappeso, il discorso è diverso: gonfiore e chili di troppo non sono la stessa cosa.
Avere la pancia gonfia per effetto delle fluttuazioni ormonali non vuol dire dover dimagrire. Possono bastare anche dei piccoli accorgimenti a tavola e dei rimedi naturali per tenere sotto controllo la brutta sensazione di pesantezza e oppressione sul ventre.
Se invece hai accumulato dei chili di troppo (e non è solo colpa della menopausa!) puoi rivolgerti a un nutrizionista. Sai che una sana alimentazione, un corretto stile di vita ed un’attività fisica costante sono l’ABC per una vita serena ma se hai bisogno di dichiarare guerra alla bilancia allora devi farti aiutare.
“Intrappolarti” in severi regimi alimentari fai-da-te ha il solo effetto di nuocere alla tua salute e al tuo umore. Se hai disagi che credi siano correlati alla menopausa, ricorda sempre che il tuo primo referente è il ginecologo, dal quale devi farti seguire periodicamente nella delicata fase di passaggio dalla perimenopausa alla menopausa vera e propria. Solo lui può prescriverti gli opportuni esami diagnostici a cui sottoporti per vivere una menopausa serena e in salute.