Un nuovo nome per un fenomeno che così nuovo non è: il sexting è lo scambiarsi foto o contenuti sessualmente espliciti usando chat e web. E secondo una ricerca piace ai giovani (ma non solo). Ecco di cosa si parla.
Cos’è il sexting, origine del nome e diffusione
Il sexting è lo scambio di messaggi di testo, foto o video a carattere sessualmente esplicito con il partner o con una persona con la quale si è in una relazione (dunque in modo consenziente e senza fini illeciti). No, non rappresenta un fenomeno così nuovo, soprattutto tra gli adulti. Di nuovo c’è solo il nome, crasi delle parole inglesi sex e texting, comparso per la prima volta nel 2005.
Lo hanno definito “l’eros ai tempi del Covid” e forse il distanziamento sociale imposto dalla pandemia può avere inciso sulla sua diffusione, in particolare tra i più giovani, ma in realtà non è certo una novità tra i modi per procurarsi piacere. Di nuovo c’è solamente il mezzo – cioè il digitale – ma la sostanza è la stessa: la storia delle arti è piena di dipinti, disegni e polaroid che contengono messaggi un po’ osé, realizzati solo per il piacere… di dare piacere.
Cosa significa fare sexting?
Non c’è perversione nel sexting, che possiamo definire come una nuova frontiera del petting, cioè dei preliminari amorosi, quelli che hanno il compito di stimolare l’eccitazione e aumentare il desiderio.
Il punto di partenza è la condivisione del gioco: entrambe le parti devono essere consenzienti a questo genere di interazione, intima, privata e un po’ segreta. Non è necessario che ci sia continuità, lo abbiamo detto: il sexting non è una perversione. Può darsi che una volta nella vita ti sia capitato di ricevere un messaggio esplicito e piacevole e dunque che tu abbia risposto continuando il gioco e facendo, di fatto, sexting. Nulla di male, insomma.
Quei messaggi che fanno tornare il desiderio
L’eccitazione, lo sai, è un fatto per lo più mentale e quindi la possibilità e la capacità di giocare con il partner può essere una grande risorsa specialmente in perimenopausa quandomolte donne sperimentano un rallentamento della spinta sessuale, della voglia di intimità, del desiderio.
Una parte di responsabilità ce l’hanno gli ormoni, ma si tratta di una componente irrisoria in questo senso. La maggior parte delle ragioni risiede nel fatto che sei in piena trasformazione, anche fisica, e potresti non sentirti pienamente a tuo agio. Gli sbalzi d’umore tipici del periodo, qualche chilo in più o semplicemente una sensazione di gonfiore possono contribuire ad allontanare l’idea di un incontro amoroso.
Il sexting in questo senso può essere di grande aiuto per ritrovare il desiderio e quella “miccia” che fa scattare l’eccitazione, ma, ovviamente, solo se ti diverte, se ti senti a tuo agio e se il partner gradisce.
Se poi senti forti e fastidiosi i disturbi della perimenopausa, puoi provare l’aiuto di un integratore come Femal, 100% di origine vegetale, efficace in caso di vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi del sonno e irritabilità. Femal inoltre non favorisce l’aumento di peso e questo lo rende il braccio destro del tuo benessere quotidiano.
Quali sono i rischi del sexting
Parlando di sexting, non possiamo trascurare un aspetto importantissimo. Quando parliamo di scambio di materiale video, foto e testuale attraverso i mezzi digitali (dagli SMS alla chat) bisogna ricordare sempre che tutto questo materiale viene, in qualche modo, salvato per sempre.
Ricorda dunque sempre l’importanza estrema della tua sicurezza. Tieni sempre in considerazione la relazione che c’è con l’altra persona e sappi come comportarti di conseguenza.
Perché il sexting è tanto diffuso
Abbiamo accennato prima al fatto che questo fenomeno abbia avuto un’impennata durante i lockdown imposti durante la pandemia. Nello stesso periodo i sistemi di chat, le piattaforme e i social hanno conosciuto un’impennata di utenti. Oggi, ad esempio, WhatsApp è installato sugli smartphones di ciascuno di noi, indipendentemente dall’età, perché una videochiamata se non ci si può vedere è stata per tutti un buon palliativo contro l’isolamento.
Dunque ciò che prima si faceva per lettera, poi per telefono, poi per email e ancora per SMS o MMS, si continua a perpetrare con mezzi più performanti, veloci e multimediali.
Perfetti sconosciuti, un divertente film con il sexting di mezzo
Se hai voglia di riderci su, ti consigliamo di guardare “Perfetti Sconosciuti”, un film del 2016 diretto da Paolo Genovese che mette al centro un gruppo di amici e l’idea di una di essi che si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell’altro. Durante una cena a casa sua propone così una sorta di gioco: ognuno di loro dovrà mettere il proprio cellulare in mezzo al tavolo e ogni chiamata o messaggio che arriverà nel corso della serata dovrà essere condiviso pubblicamente con gli altri. Ciò che accade è un susseguirsi, a tratti esilarante, di eventi “catastrofici” per le coppie in ballo.