La prima vampata non si scorda mai. Storie di estate improvvisa

vampata di calore

A un certo punto caldo soffocante, come fosse estate piena. Poi gelo. La sintomatologia delle vampate di calore va conosciuta, perché molto spesso le donne non sanno bene cosa sono, cosa aspettarsi e, soprattutto, come  poterle limitare.

Un’esperienza nuova e strana, che ti può cogliere ovunque, in qualsiasi luogo e in ogni momento: la vampata di calore è il sangue che sembra bollire, il volto che diventa bordeaux e la fronte che si imperla di sudore, come il collo e ogni piega del corpo.

Le donne possono fare anche questo e raccontare le loro storie di estate improvvisa, ad ogni latitudine ed in ogni stagione. C’è poco da cercare nel libro dei ricordi, anche tu avrai il tuo personalissimo resoconto. Perché se è vero che il primo bacio non si scorda mai, anche per la prima vampata – e per quelle successive – ce n’è da raccontare, tra afflizione e divertimento.

Sua maestà la vampata

“Oggi mentre ero al supermercato ho avuto una sensazione improvvisa di vertigine, seguita da un forte caldo al busto. Sarà stata una vampata? Tu hai avuto altri sintomi poco prima dell’arrivo della vampata? Che imbarazzo, avrei voluto scomparire nel carrello della spesa”. Prima la temperatura si fa tropicale, subito dopo la sensazione di essere finita in un pentolone di acqua bollente pian piano si attenua. Il sudore piano piano si ritira ed arriva il freddo, con il rischio di un raffreddore in agguato.

Così, quando in pieno inverno ti sventoli con aria furtiva con il ventaglio dimenticato in fondo ad un cassetto dopo un viaggio in Spagna o di quando la notte ti svegli zuppa di sudore con il pigiama fradicio e le lenzuola e chiedi al tuo compagno avvolto nel piumone: “non hai caldo? Hai dimenticato i riscaldamenti accesi?”

Simili ma diverse, soggettive e allo stesso tempo collettive per sintomi ed effetti riconosciuti, le vampate di calore in menopausa colpiscono a tradimento, anche nei momenti meno opportuni. Che sia durante una riunione di lavoro o mentre stai parlando in pubblico o proprio quando sei lì, seria, davanti ai tuoi studenti e tieni una lezione a scuola. E poi ancora al ristorante nel bel mezzo di una cena romantica, nel cuore della notte rovinando sonno e riposo. Ecco a voi, sua maestà la Vampata. Una sorta di regina capricciosa che sembra disporre di te a suo piacimento.

Ma come affrontare le vampate di calore?

Partiamo da un assunto: se da un lato accade molto spesso che le donne si trovino disarmate e non sanno bene di cosa si tratti, dall’altro la conoscenza delle avvisaglie, quindi il saperli riconoscere, può aiutare ogni donna ad affrontarli e a viverli meglio.

Le vampate di calore iniziano in perimenopausa

Una sensazione soggettiva di calore improvvisa, transitoria e incontrollata, accompagnata da arrossamento cutaneo e sudorazione, seguita a volte da brividi. Le vampate sono il sintomo che più viene associato alla menopausa, praticamente l’ostacolo più temuto in questa particolare fase della vita, causa di imbarazzo oltre che di fastidio. In realtà le vampate incominciano dai primi tempi di “subbuglio ormonale”, ovvero quando la perimenopausa fa capolino nella tua vita: è quel momento in cui il ciclo incomincia a saltare oppure si fa più frequente, l’umore sembra sulle montagne russe fra irritabilità, lacrime facili, momenti di abbattimento vicini alla depressione e tensioni in famiglia. Un momento delicato ma fisiologico: non c’è niente di malato in te. È solo che sei all’inizio di un nuovo percorso e tutto il tuo corpo deve abituarsi.

Cosa sono le vampate di calore e qual è il meccanismo che le scatena

Le vampate, anche conosciute con il termine “caldane”, sono di fatto una vasodilatazione (un aumento del calibro dei vasi sanguigni che si “allargano” temporaneamente), provocata da un’alterazione del centro di regolazione della temperatura situato alla base del cervello, nell’ipotalamo, che, detto in soldoni, abbassa la soglia della sudorazione.

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Questa alterazione del centro termoregolatore dipende dalla carenza di estrogeni dovuta all’esaurimento della funzione delle ovaie. Normalmente sudorazione e vasodilatazione servono a disperdere calore corporeo all’esterno, ma in questo periodo particolare il meccanismo si innesca in modo schizofrenico, senza un reale motivo, senza un bisogno, senza fare una corsa veloce, ecco.

Ogni vampata è quasi sempre seguita da una sensazione di freddo. Quei brividi che ti trafiggono come lame e ti fanno correre alla ricerca di una coperta, di uno scialle, di una maglia di lana, dipendono, invece, da una vasocostrizione. I vasi sanguigni cioè si restringono tornando ai valori normali, ma tu nel frattempo hai sudato molto, hai disperso calore senza bisogno, e questo ti “raffredda” troppo.

Risultato? Una pazza! Prima sbuffi dal caldo e ti allarghi il pullover, un momento dopo tremi dal freddo e ti attacchi al termosifone.

Secondo diversi studi, nell’anno successivo alla fine delle mestruazioni, il 70-75% delle donne intorno ai 50 anni soffre di “caldane”, ma la maggior parte delle volte iniziano già nella perimenopausa, raggiungeranno poi il picco massimo di frequenza/incidenza nell’imminenza della menopausa e nell’ immediata post menopausa e tenderanno a ridursi con il passare dei mesi o degli anni.

Qualche volta, le vampate sono accompagnate anche da disturbi de sonno, palpitazioni e mal di testa.

Quanto durano le vampate?

Quanto durano? Anche in questo vige la soggettività. Le vampate di calore possono durare pochi secondi fino ad una manciata di minuti. L’intensità e la frequenza delle vampate variano comunque da donna a donna.

Normalmente questi episodi hanno una durata limitata, di solito non oltre i 5-6 minuti, poi la temperatura scende e si può avvertire una certa sensazione di freddo, talvolta associata a brividi. La temperatura esterna ha una certa influenza sugli episodi di vampate che in caso di temperature alte tendono ad aumentare di numero.

E pensa che nel corso della vampata, la temperatura della cute ha un notevole rialzo; nel giro di pochi minuti, infatti, si passa dai normali 28-30 °C ai 34-35 °C.

Le vampate di calore possono manifestarsi per molto tempo, anche cinque anni dalla data dell’ultima mestruazione; mediamente cessano dopo uno o due anni dall’ingresso definitivo in menopausa. C’è però una grande variabilità nelle donne: uno studio americano del Wake Forest Baptist Medical Center nel North Carolina, Stati Uniti, pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine ha indicato che in alcuni soggetti vampate e irritabilità potrebbero protrarsi anche per 14 anni dal termine dell’ultimo ciclo mestruale. Le più esposte sono le donne in cui i sintomi compaiono precocemente.

Tra le conclusioni più significative, l’indicazione che la durata degli “effetti collaterali” da perimenopausa non è uguale per tutte le donne. I ricercatori sono arrivati anche a stimare gli anni di decorrenza e persistenza del fenomeno vampate: la media, in generale, è di circa 7 anni e mezzo.

Fattori che possono rendere persistenti le vampate di calore

Ad influire su tutto c’è poi il fattore emotivo: i ricercatori hanno osservato che donne stressate, depresse e ansiose tendevano ad avere sintomi più duraturi. A conferma, anche in menopausa, dell’importanza di eliminare i fattori di rischio e di mantenere uno stile di vita sano che preveda la regolare attività fisica o la pratica di tecniche di rilassamento. Condizioni, tutte, che aiutano a controllare meglio le antipatiche botte improvvise di calore.

Come convivere con le vampate di calore

La convivenza serena con le vampate di calore è possibile seguendo alcuni utili consigli sull’alimentazione, lo stile di vita e anche l’utilizzo di alcuni rimedi naturali.

Alimentazione

Un consiglio essenziale è quello di seguire sempre un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura per aiutare a prevenire diverse problematiche legate all’invecchiamento.

Prediligi cibi “rinfrescanti” tra cui appunto frutta e verdura, così come lo yogurt o un gelato, evitando cibi piccanti o l’alcool ad esempio, che sortirebbe l’effetto contrario.

Non dimenticare di bere acqua con frequenza perché, oltre ad essere una fonte di benessere, è uno dei migliori rinfrescanti. Se sei fumatrice, faresti bene ad abolire le sigarette, che, fra le altre cose, contribuiscono ad aggravare il fenomeno delle vampate di calore.

Stile di vita

Una regolare attività fisica è sicuramente d’aiuto perché aiuta a regolarizzare la termoregolazione. Non è infatti un caso che le donne che praticano regolarmente un’attività fisica siano meno interessate, in quanto a intensità e frequenza, dal fenomeno delle vampate di calore rispetto a quelle sedentarie. Il consiglio è di rilassarti e riposarti evitando il più possibile fonti di stress, che possono esacerbare la sintomatologia, e il fumo.

Puoi praticare dello yoga e imparare le regole della respirazione profonda, oppure scegliere la meditazione. In ogni caso, ricordati di non diventare pigra: praticare un’attività fisica moderata e adatta a te è un suggerimento che aiuta il tuo benessere generale e, secondo alcuni studi, anche a ridurre le vampate di calore.

Cerca di non vivere in stanze troppo calde, limita il riscaldamento d’inverno e tenta di aumentare la circolazione d’aria naturale d’estate, limita anche il condizionatore e le correnti d’aria: dopo una vampata potresti prendere troppo freddo. Vestiti leggera, magari a strati, così, quando giunge la sensazione di calore, è per te più facile spogliarti nella decenza e “correre ai ripari”. Per il riposo notturno, il consiglio è di utilizzare lenzuola di cotone.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università degli Studi di Bergamo

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