Ormoni in premenopausa e perimenopausa

ginecologo risultati esame ormonali

 

Estrogeni e progesterone sono i responsabili dei cambiamenti del corpo che, poco alla volta, si prepara alla menopausa. Per saperne di più abbiamo pensato per te ad uno strumento di agevole consultazione: un elenco degli ormoni da tenere d’occhio (e perché), dei disturbi che possono derivare dalle loro alterazioni e delle soluzioni che puoi adottare per stare meglio.

In premenopausa e perimenopausa la produzione ormonale subisce costanti alterazioni: i livelli di progesterone iniziano a diminuire, quelli di estrogeni si fanno altalenanti. Il fatto che la produzione di questi due ormoni non sia più in equilibrio (che è il sintomo-spia della premenopausa) determina una serie di conseguenze sul corpo e sulla psiche.

La più diretta è l’irregolarità del ciclo mestruale, poi ci sono vampate di calore, sudorazioni notturne, fastidi intimi, gonfiore, insonnia, sbalzi d’umore e irritabilità, stanchezza cronica. Per aiutarti a capire meglio cosa accade in questa fase e per fornirti uno strumento efficace da consultare in qualunque momento tu ne abbia necessità, ti proponiamo un elenco:

  • degli ormoni che devi mettere “sotto la lente” alle prime avvisaglie di premenopausa
  • dei disturbi o dei disagi che possono arrecarti
  • delle soluzioni che puoi adottare per sentirti meglio.

 Ricorda, però, che in questa fase è fondamentale farti seguire da un ginecologo. Soltanto lo specialista può prendersi cura della tua salute e del tuo benessere individuando, se è necessario, una terapia di supporto personalizza ed efficace.

Estrogeni in premenopausa: come si modificano, cosa causano

Gli estrogeni sono gli ormoni femminili della vita fertile: ne consegue che, quando nella perimenopausa iniziano lentamente a diminuire, tutti i segnali che il corpo ti invia sono riconducibili a loro.

Insomma, se pensi a vampate di calore, sudorazioni notturne, gonfiore, tendenza a prendere peso, insonnia, irritabilità, sappi che hanno tutti un comune denominatore: il calo degli estrogeni.

La buona notizia è che una volta che questa fase di transizione si sarà conclusa (una volta in menopausa la produzione di ormoni cesserà del tutto) i fastidi legati alle alterazioni ormonali scompariranno.

Per questo, in attesa di ritrovare un nuovo equilibrio, ascolta il tuo corpo e prenditene cura, senza cadere nello sconforto e soprattutto concedendogli “tempo”: vivere una menopausa felice è più facile di quel che pensi.

Progesterone in premenopausa e perimenopausa

Il progesterone è l’ormone femminile che ogni mese prepara l’utero all’impianto dell’ovulo.

Ogni 28 giorni, quando la produzione di progesterone tocca la soglia minima, la mucosa uterina si sfalda provocando la mestruazione.

Durante la perimenopausa la produzione di progesterone si riduce gradualmente, determinando l’acuirsi della cosiddetta “sindrome premestruale” (mal di testa, irritabilità, ritenzione idrica) e successivamente contribuendo a determinare anche i segnali dell’avvicinarsi della menopausa (vampate di calore, insonnia, sbalzi d’umore).

Come le alterazioni ormonali influenzano il tuo corpo e la tua psiche

Ciclo irregolare “per colpa” di estrogeni e progesterone

Il segnale per antonomasia delle alterazioni nella produzione di ormoni è l’irregolarità mestruale, non soltanto in perimenopausa, ma anche durante la vita fertile: sono il segnale che può esserci qualcosa che non va.

Prima dell’ingresso in menopausa, poi, le mestruazioni possono arrivare in ritardo o in anticipo, con cicli molto abbondanti (quando c’è un picco di estrogeni) o scarsi (al contrario, quando c’è un crollo nei livelli di estrogeni). Sono le conseguenze delle prime variazioni nella produzione di ormoni che, poco alla volta, condurranno alla scomparsa definitiva delle mestruazioni. L’alterazione dei livelli ormonali può determinare anche il fenomeno dello spotting: piccole e fastidiose perdite tra un ciclo e l’altro.

Per approfondire:

Ormoni e dolori osteo-articolari in menopausa

Nel periodo che precede la menopausa può capitarti di sentire dolori su spalle e braccia (in generale nella parte superiore del corpo) o avvertire fastidiosi formicolii.

Accade perché il calo dei livelli di estrogeni che inizia nella premenopausa può avere conseguenze anche sul sistema osteo-articolare.

Artrosi e osteoporosi, in questa fase, sono patologie temute ma non è detto che i dolori osteo-articolari siano spia di una o dell’altra.

In ogni caso è fondamentale preservare la salute delle ossa perché la carenza di estrogeni può accelerare la perdita di massa ossea. Non dimenticare di assumere un corretto apporto di calcio e vitamina D e prevenire artrosi e osteoporosi in menopausa con una dieta e uno stile di vita adeguati.

Fastidi intimi e ridotta produzione di estrogeni

Per fastidi intimi nel periodo della perimenopausa e menopausa si intendono: secchezza vaginale, irritazioni e infezioni, bruciori e pruriti, dolore durante i rapporti, infezioni frequenti.

I responsabili principali sono sempre i cambiamenti causati dalla variazione nella produzione di estrogeni, la cui carenza modifica il grado di acidità e di elasticità dell’ambiente vaginale, rendendo i tessuti più secchi, sottili e fragili.

Per questo motivo, in assenza di lubrificazione naturale, i rapporti possono essere dolorosi e lo sfregamento meccanico può provocare irritazioni, ferite e sanguinamenti. Convivere con questi disturbi può essere davvero complicato perché, oltre ad essere molto fastidiosi (e, in alcuni casi, parecchio dolorosi), possono compromettere la qualità di vita della donna.

Pensare che si risolvano spontaneamente è un errore: l’unica soluzione è quella di rivolgersi al ginecologo e ascoltare i suoi consigli. Alcuni problemi legati alla secchezza vaginale sono dovuti a patologie progressive (come l’Atrofia Vulvo Vaginale). Per questo, soluzioni palliative non sono utili né funzionali alla soluzione di un problema che riguarda oltre il 50% delle donne in menopausa e postmenopausa.

Gonfiore per colpa degli ormoni “ballerini”

Abbiamo detto che il segnale più evidente e frequente delle alterazioni ormonali nella premenopausa è l’irregolarità del ciclo mestruale. Il ritardo nel ciclo o, , un ciclo saltato, possono essere responsabili di una fastidiosa sensazione di gonfiore e pesantezza, concentrata soprattutto sull’addome.

Anche una maggiore tendenza alla ritenzione idrica, tipica di questa fase di transizione dalla vita fertile alla menopausa può dare fastidio, pesantezza, senso di inadeguatezza.

La buona notizia è che in menopausa, quando i livelli ormonali non saranno più su un’altalena perché la produzione di estrogeni e progesterone cesserà , il gonfiore potrà sparire (se non è accumulo adiposo) ma non la tendenza a prendere peso (ed in particolare ad accumulare adipe sul girovita).

Se vuoi sapere subito come puoi adeguare le tue abitudini alimentari, puoi leggere i consigli dei nostri esperti leggendo questo articolo.

Insonnia: colpa degli estrogeni e di una certa emotività

Il calo nella produzione di estrogeni può alterare il meccanismo sonno-veglia, il cui ritmo nella vita fertile è regolato dagli ormoni. Possono così comparire disturbi del sonno come difficoltà ad addormentarsi, risvegli frequenti o a orari improbabili.

A questo può aggiungersi una certa instabilità emotiva, dovuta al periodo “particolare” che vivi (dalla gravidanza alla menopausa, passando per l’allattamento, ogni fase importante nella vita di una donna è caratterizzata da alterazioni del sonno).

Ansia, preoccupazione, fastidi e disagi possono renderti nervosa ed impedirti di riposare serenamente. Con il risultato che al mattino, quando ti svegli più stanca di come sei andata a dormire, ti ritrovi nervosa e irritabile. E questo stato d’animo alla sera ti impedirà ancora una volta di riposare. Insomma, quello che può innescarsi è un circolo vizioso, difficile da spezzare.

Se poi soffri anche di sudorazioni notturne (l’equivalente delle vampate di calore), allora per tutti questi motivi messi insieme dormire per te può risultare un’impresa. Attenta, una mancanza di sonno severa, e la conseguente stanchezza cronica, possono seriamente compromettere il tuo equilibrio interiore e persino i rapporti con le persone che ami.

Cosa puoi fare per ritrovare un sonno sereno?

Sbalzi d’umore e depressione se gli ormoni fanno i capricci

Tristezza improvvisa e immotivata, malinconia, episodi di ansia e umore depresso, irritabilità: in certe giornate può capitarti di avere uno stato d’animo che a tratti non sai neanche spiegarti. Può accadere anche negli anni che precedono la menopausa, ma generalmente nel periodo della perimenopausa la frequenza è maggiore.

I responsabili sono sempre loro, gli ormoni. Così le alterazioni nella loro produzione possono farti scoprire tutt’a un tratto con la lacrima facile o particolarmente irritabile. Qualche episodio qua e là è assolutamente normale.

Ma se i disturbi che avverti sono “forti” e interferiscono sui rapporti con  tuoi cari, potrebbe esserci il rischio di cadere in depressione. In alcuni casi l’aiuto dello psicologo potrebbe essere risolutivo.

In perimenopausa si acuisce la sindrome premestruale per il calo di progesterone

Mal di testa, crampi alla pancia, dolore nella zona lombare: durante il periodo che precede la menopausa può capitare spesso di avvertire dolori simili a quelli mestruali con o senza ciclo.

Succede quando i livelli di progesterone diminuiscono, com’è normale che sia quando ci si avvicina alla menopausa.

Questi dolori possono essere più intensi di quelli che hai imparato a conoscere bene negli anni quando, ogni mese, a ridosso di “quei giorni”, hai magari avuto bisogno di prendere un analgesico. Per questo si parla di sindrome premestruale acuta: i classici “doloretti” pre-ciclo possono essere così forti, in questa nuova fase della tua vita, da meritare attenzione. A volte possono essere limitanti rispetto alla vita quotidiana e impedire la normale routine lavorativa.

Se è così puoi rivolgerti al ginecologo e parlarne: limitarti a prendere un analgesico per riuscire ad andare a lavoro o fare le tue attività quotidiane non risolve il problema, lo rimanda soltanto al prossimo dolore.

Sudorazioni notturne per “colpa” degli estrogeni

Il corrispettivo notturno delle vampate di calore, dovute al calo di estrogeni, sono le sudorazioni che di notte possono farti svegliare all’improvviso, madida di sudore e in preda alle palpitazioni e all’agitazione.

Anche questa volta la “colpa” è degli estrogeni, il cui calo nei livelli di produzione può di tanto in tanto causare un aumento del flusso di sangue verso l’epidermide. Che per te si traduce nell’antipatica sensazione di “bollire”.

Questi episodi sono molto frequenti in perimenopausa e sono una delle concause dell’insonnia: quando le sudorazioni notturne sono così intense da costringerti ad alzarti per rinfrescarti e cambiare la biancheria da notte e quella del letto, puoi dire addio ad un buon sonno ristoratore.

Cosa fare? Te lo abbiamo spiegato nel dettaglio in questo articolo

Vampate di calore, il sintomo per eccellenza della carenza di estrogeni

Sono uno dei fastidi più tipici e comuni della perimenopausa , dovuti ai capricci degli ormoni. Queste improvvise sensazioni di caldo arrivano anche quando la temperatura esterna è bassa o quando apparentemente non ce ne sarebbe motivo.

Così ti ritrovi in un baleno rossa in viso e con un bisogno incontrollabile di metterti in canottiera anche in pieno inverno. Le vampate sono il segnale che il cervello trasmette alla pressione sanguigna, alla temperatura corporea e al ritmo cardiaco quando “accusa” la carenza di estrogeni.

L’aiuto di un integratore naturale come Femal

Hai mai pensato che alle prime avvisaglie di menopausa l’assunzione di un integratore possa essere utile per combattere piccoli e grandi disturbi dovuti alle alterazioni ormonali?

Femal è un integratore  completamente naturale, privo di estrogeni e fitoestrogeni.

A base di estratto purificato di polline, aiuta a tenere sotto controllo vampate e sudorazioni notturne, insonnia, irritabilità, favorisce il riposo notturno e combatte la stanchezza cronica. Può essere assunto sin dai primi sintomi della premenopausa perché adatto ad un uso prolungato nel tempo. Con un indice di tollerabilità pressoché totale (98%), è adatto anche alle donne con una storia oncologica più o meno recente e ai soggetti allergici al polline.

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I medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.
Medico chirurgo, specializzato in ostetricia e ginecologia

Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano

Dottore in scienze motorie

PhD, docente presso Università degli Studi di Bergamo

MSL & Medical Advisor Shionogi

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MSL & Medical Advisor Shionogi (agosto 18/settembre 20)

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