Il termine “premenopausa” e “perimenopausa” sono in parte sovrapponibili ma non sono la stessa cosa. Cerchiamo di capire cosa significano raccontando anche cosa accade al nostro corpo.
Nessuna donna aspetta con ansia l’arrivo della menopausa. Se per alcune l’idea di non dover più aver a che fare con il ciclo mestruale e relativi crampi e fastidi pare una vera liberazione, nella realtà ci sono davvero poche donne che accolgono questo delicato passaggio nella vita di una donna a braccia aperte.
Quello che non tutte sanno è che la menopausa non è qualcosa che accade “dall’oggi al domani”. Ci vuole tempo e il corpo si adatta gradualmente a una nuova situazione che inizia a prendere piede anni prima dell’interruzione del ciclo. E questo tempo che intercorre tra il periodo della fertilità e quello della cessazione permanente del ciclo mestruale è un universo a sé stante, governato da regole che possono variare da donna a donna, nell’esordio e nella durata delle fasi che caratterizzano la menopausa: il ciclo può infatti cessare improvvisamente o modificarsi in modo graduale, anche nel corso di anni.
Perimenopausa o premenopausa? Alcuni esperti e medici usano i due termini senza alcuna distinzione. Tuttavia, oggi è più comune utilizzare un quadro di riferimento assai più complesso, nel quale rientrano diversi altri termini che possono generare confusione.
Può essere utile, pertanto, riepilogare il significato dei termini chiave più frequentemente utilizzati per descrivere l’intero processo la cui tappa finale è, appunto, la menopausa.
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Climaterio
Il climaterio è quel periodo caratterizzato dall’insieme di fenomeni che precedono e accompagnano la cessazione dell’attività ormonale riproduttiva delle donne, fino a quando il ciclo si interrompe definitivamente. Il climaterio è a volte, ma non necessariamente sempre, associato alla sintomatologia. Quando questo accade, si può definire “sindrome climaterica”.,ed è durante questo periodo che i cambiamenti nei livelli ormonali causano i disturbi tipici della menopausa.
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Premenopausa
Il termine premenopausa è il termine utilizzato in maniera più generica per descrivere il periodo che segna i primi cambiamenti nel corpo della donna, comprese le prime irregolarità nel ciclo mestruale e i primi fastidi che annunciano l’avvento della menopausa. La durata media è stimata intorno ai 4 anni, ma questo dato è estremamente variabile. Lo stesso periodo può durare, infatti, da alcuni mesi fino a 10 anni Secondo IMS (International Menopause Society) il termine premenopausa è spesso utilizzato in modo ambiguo per riferirsi al periodo che va da uno a due anni immediateamente prima della menopausa o a tutto il periodo riproduttivo precedente alla menopausa.
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Perimenopausa
Il termine perimenopausa si riferisce, in genere, al periodo immediatamente precedente alla menopausa (quando si evidenziano le caratteristiche endocrinologiche, biologiche e cliniche dell’approssimarsi della menopausa) fino al primo anno dopo la menopausa. Si annuncia con irregolarità dei cicli mestruali (link a articolo false mestruazioni) che tendono a ravvicinarsi (polimenorrea) o a diventare meno frequenti (oligomenorrea). Le mestruazioni possono diventare abbondanti e dolorose e ci può essere anemia da carenza di ferro. In questo periodo, anche se le mestruazioni mantengono una certa regolarità, la possibilità di restare incinta si riduce, ma non è del tutto esclusa.
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Menopausa
La menopausa è il momento in cui cessano le mestruazioni definitivamente e con esse il periodo fertile. Vengono prodotti meno ormoni femminili (estrogeni) e nelle ovaie cessa la maturazione di ovociti in grado di essere fecondati dagli spermatozoi. Questa trasformazione, connaturata all’orologio biologico delle donne, avviene in media a 50 anni, ma è un passaggio che si verifica in maniera graduale.
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Post-menopausa
Questo è il periodo che segue l’ultimo ciclo mestruale di una donna, ovvero un’assenza del ciclo mestruale di almeno 12 mesi consecutivi.
Per rendere il tutto più semplice, nel linguaggio clinico ed anche in quello comune, la transizione dal periodo di fertilità all’esaurirsi della stessa viene divisa in due fasi, un “prima” e un “dopo”: la premenopausa (che contiene la perimenopausa) e la postmenopausa. La menopausa, ossia la cessazione del ciclo mestruale, sta nel mezzo.
Dopo essersi finalmente orientate in questa giungla di termini, non ci resta che rispondere ad una domanda cruciale.
Cosa aspettarsi durante la cosiddetta premenopausa?
Ci sono diversi “segnali” che annunciano l’ingresso della donna nel periodo di premenopausa.
Ecco una lista dei disturbi più frequenti e qualche consiglio per affrontarli:
1) Cambiamenti nella frequenza e nel flusso del ciclo mestruale
Si possono notare segni di progressione verso la menopausa, come irregolarità mestruale, del tutto soggettivi, intorno ai 40 anni o anche già verso i 35 anni. Questo cambiamento si verifica perché il livello di estrogeni inizia a fluttuare, così per alcune donne il ciclo mestruale si riduce, mentre per altre donne il ciclo può essere più lungo e il flusso più abbondante.
Sono cambiamenti del tutto normali e non c’è da preoccuparsi, ma se il ciclo si presenta molto più abbondante del solito, meglio tenere d’occhio l’anemia!
2) Vampate di calore
Le vampate di calore sono senza dubbio uno dei disturbi più fastidiosi che annunciano l’avvicinarsi della menopausa. Il perché si presentino non è stato spiegato in maniera esaustiva da un punto di vista scientifico e non tutte le donne ne soffrono. Se è vero che la maggior parte delle donne soffre di vampate di calore solo per circa un anno o due, alcune donne continuano ad avvertire questo disturbo fino a 10 anni, anche ad intermittenza.
Evitare cibi piccanti, bere meno bevande contenenti caffeina e imparare a respirare quando si avvertono le vampate di calore sembra renderle meno frequenti e intense.
3) Disturbi del sonno e sudorazioni notturne
Le sudorazioni notturne hanno sicuramente una buona parte di responsabilità nell’interruzione del sonno, ma ci sono molti altri fattori che possono contribuire a rendere il sonno agitato, limitato e assente, inclusi i fattori psicologici e lo stress associato ai cambiamenti ormonali.
Per gestire questi disturbi, sempre più donne in premenopausa e menopausa scelgono di utilizzare e traggono giovamento dall’uso di integratori. FEMAL è un integratore alimentare naturale a base di estratto purificato di polline che è efficace sui disturbi tipici della menopausa come le vampate di calore, la sudorazione notturna, sbalzi d’umore, disturbi del sonno e stanchezza.
4) Disturbi cognitivi e problemi di memoria
Lamentare una certa confusione mentale, dimenticare momentaneamente parole o semplici ragionamenti sono tutti episodi piuttosto normali quando si avvicina la menopausa, quindi non c’è da preoccuparsi.
Mantenersi attivi sia fisicamente che mentalmente e cercare di non isolarsi sono tutti accorgimenti utili per superare brillantemente questa delicata fase.
5) Aumento di peso
Il girovita si allarga? Tranquilla, non sei sola! Colpa del tracollo ormonale tipico della menopausa, causa di accumulo di adiposità, soprattutto sull’addome, a seguito del rallentamento del metabolismo.
Il consiglio è dei più semplici. Adottare uno stile di vita sano, scegliere un regime alimentare equilibrato ed evitare di assumere troppo alcool e zuccheri. L’esercizio fisico, in questo periodo, è importante da molti punti di vista, dunque meglio non rinunciarci!
6) Sbalzi d’umore e depressione
Malumore, umore depresso, ansia, stress e una diminuzione del senso di benessere sono tutti disturbi che possono presentarsi durante la premenopausa, anche se non per tutte le donne è così. La colpa è sempre del crollo del livello degli ormoni, che creano una situazione “mentale” abbastanza simile a quella della sindrome premestruale.
In questi casi, non c’è nulla di meglio della compagnia delle persone più care o della consulenza di uno specialista nei casi più severi. Passeggiare, dedicarsi alle attività che si amano e prendersi del tempo per il proprio benessere sono generalmente le regole da adottare.
7) Secchezza vaginale
L’abbassamento del livello di estrogeni può portare a secchezza vaginale, dolore durante i rapporti sessuali, bisogno di urinare più spesso e talvolta più frequenti infezioni della vescica.
Ci sono diversi accorgimenti che si possono adottare per ridurre la secchezza vaginale, come l’eliminazione di ammorbidenti nel lavaggio della biancheria intima e l’uso di cotone bianco. Un’attività sessuale regolare, inoltre, può aiutare a preservare la funzione vaginale aumentando il flusso sanguigno nella regione genitale e riducendo la secchezza.
La fine della fertilità femminile è un processo biologico naturale. Anche se si può avvertire un senso di tristezza perché il periodo della fertilità è giunto al termine, non bisogna assolutamente preoccuparsi. Con le giuste informazioni e con una buona prospettiva, la menopausa potrebbe rivelarsi un momento persino liberatorio nella vita di una donna.
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